Gabriele Nissim da anni sviluppa una riflessione sui “Giusti”. Uomini e donne che nel momento della scelta, di fronte a crimini e tragedie, hanno scelto di soccorrere e salvare, anche a rischio della propria vita.

“Giusti dell’umanità” sono i non ebrei che sono intervenuti per salvare uomini e donne dalla Shoah e hanno per questo meritato di essere ricordati per sempre con un albero piantato nel Giardino dei Giusti, in Israele.

La Shoah, con la sua unicità e specificità, resta l’evento più tragico del secolo scorso. Ma “Giusti dell’umanità”, dice Gabriele Nissim, sono pure coloro i quali con gesti semplici e concreti hanno scelto di salvare e soccorrere anche in altri contesti tragici, pur imparagonabili alla Shoah, quali il genocidio armeno, quello del Ruanda, o i massacri in Cambogia e in Bosnia.

“Chi salva una vita”, è scritto nella Bibbia, “salva il mondo intero”. Quello che è successo agli ebrei non deve accadere a nessun altro uomo. Quella terrificante esperienza deve servire a impedire che le atrocità si ripetano. La memoria può diventare universale.

Settimana prossima, il 6 marzo, è la seconda giornata europea dei “Giusti”, istituita dal Parlamento di Strasburgo per “ricordare chi ha saputo cercare il bene con la scelta di difendere la dignità umana nei momenti bui”, come ha sintetizzatola regista André Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti di Milano. L’espressione “mai più” diventa purtroppo solo retorica, se pensiamo all’indifferenza del mondo davanti a tanti massacri o al silenzio su ciò che è successo in Siria. Ricordare i “Giusti” significa allora cercare di prevenire i genocidi del tempo presente. Così il valore dei “Giusti” della Shoah diventa un valore universale, che si moltiplica nel presente e si proietta nel futuro.

Nissim – storico e autore di libri come Ebrei Invisibili, L’uomo che fermò Hitler, Il Tribunale del Bene, Una bambina contro Stalin, La bontà insensata – ha fondato e presiede Gariwo, il comitato per la Foresta dei Giusti, che organizza iniziative e promuove il ricordo dei “Giusti” nel mondo.

Per la giornata europea ci saranno manifestazioni in molti parti d’Italia.

A Roma, il 3 marzo, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio ci sarà il convegno su “Memoria del bene e prevenzione dei genocidi”, in occasione della presentazione di una legge in Parlamento che istituisca la Giornata dei Giusti anche in Italia. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, Marina Sereni, Mario Giro, Emanuele Fiano e Gabriele Albertini, mentre sono già un’ottantina i parlamentari di diverse forze politiche che hanno firmato la proposta di legge per istituire la Giornata dei Giusti anche in Italia.

A Milano, il 6 marzo si aprirà con una cerimonia, al mattino, presso il Giardino dei Giusti del Monte Stella, dove saranno ricordati papa Giovanni e Nelson Mandela. La sera ci sarà un concerto (“Musica per la gratitudine”) a Palazzo Marino, alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia. Ci saranno eventi anche a Praga, Varsavia, Sarajevo e in Ruanda.

Gabriele Nissim sta pensando a ricordare anche i Giusti della legalità, dedicando attenzione e memoria a tutti coloro i quali si sono impegnati contro le mafie.

Twitter: @gbarbacetto

Il Fatto Quotidiano, 27 febbraio 2014

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