Morti che camminano. Si definiscono così i testimoni di giustizia che oggi hanno protestano davanti al Viminale, sede del ministro dell’Interno a Roma. Ignazio Cutrò e Gianfranco Franciosi sono due imprenditori che hanno denunciato, uno la mafia siciliana nella zona agrigentina, l’altro il narcotraffico internazionale nella sua Bocca di Magra, la Spezia. Hanno partecipato ad operazioni di polizia, contribuito alla svolta delle indagini grazie alle loro denunce. “Ci sentiamo usati e dimenticati, ma io ho rischiato grosso con i narcotrafficanti, io e la mia famiglia subiamo minacce e intimidazioni senza avere nessuna scorta” racconta Gianfranco. Oltre il danno la beffa. A questi imprenditori coraggiosi arrivano le cartelle esattoriali di Equitalia per i mancati versamenti Inps e Inail quando la legge stabilisce delle sospensioni per chi è sotto protezione. “Le nostre aziende sono fallite, lo Stato dovrebbe aiutarci, ma nessuna elargizione richiesta è concessa, siamo alla fame” raccontano ancora. Per questo Presadiretta (Rai3), la trasmissione di Riccardo Iacona, che ha raccontato molte delle storie degli 83 testimoni di giustizia presenti in Italia, ha avviato una raccolta di beneficenza in favore di queste persone. Un aiuto concreto da parte di tutti, se lo Stato è silente  di Irene Buscemi

Articolo Precedente

Ilva, disposta consegna di Fabio Riva all’Italia da autorità giudiziaria Uk

next
Articolo Successivo

“Vi svelo i potenti di Acea”. Parla la vedova dell’uomo chiave dell’inchiesta Cerroni

next