Complimenti!

Non sono d’accordo con Renzi su mille questioni. Ma non posso non gioire per quello che ha fatto al Senato.
È la prima volta che un politico dice: Se non ci riesco la colpa sarà solo mia.
Credo che questa frase abbia cancellato in un colpo solo un antico malcostume italiano.
Vi ricordate quel furbastro che disse che gli avevano comprato la casa a sua insaputa?
E quell’altro babbione che dopo aver scoperto un buco da decine di milioni di euro nella casse del suo partito, disse: come potevo saperlo, non sto mica lì a controllare i conti!
E quell’altro bietolone che disse: non sono riuscito a cambiare l’Italia perché non mi avete dato la maggioranza assoluta…
Questa dichiarazione di Renzi credo avrà una grande penetrazione non solo in politica. Non cambierà tutto subito, ma ci sono parole, idee dalle quali non si riesce più a tornare indietro. Dopo che le hai pronunciate iniziano a contaminare i pensieri diventando pietre di paragone non eludibili.
E ce n’è bisogno. E non solo in politica. Sono anni che me la prendo con questo vizio ignobile, diffuso nel nostro paese.
La maggioranza dei nostri connazionali ha una vocazione artistica notevole nello scaricabarile.
E fino ad oggi mancava pure la denuncia pubblica…
Da noi è normale cercare di nascondere le proprie colpe dandone la responsabilità a qualcun altro (è deceduta la nonna, la strada è crollata, sono stato tradito, il mondo è crudele).
Pare sia sentire comune che sia possibile essere meno in colpa se si trova qualcuno o qualche cosa che consenta di scaricare la responsabilità. È il sistema mentale della giustificazione.
Si tratta di un fenomeno tanto permeante che molti possono pensare che si tratti di un vizio comune all’umanità tutta.
Invece è uno spaghetti-pensiero.
Nei paesi scandinavi come in Giappone lo scaricabarile è moralmente inaccettabile.
Dare la colpa a qualcun altro è considerato un gesto vergognoso, ben più grave di qualunque colpa.
Un politico che giochi la carta del giustificazionismo è spacciato. Morto e sepolto.
La differenza tra italiani e scandinavi ha evidenti cause nella storia culturale. Il cattolicesimo italiano è prigioniero del Demonio tentatore. Volevo essere buono ma il Diavolo mi ha tentato…
Il protestantesimo nordico invece ha il suo fulcro nell’idea dei talenti che Dio dà a ognuno e che dobbiamo far fruttare.
Riuscire a onorare questo dono non è una possibilità ma un dovere assoluto. Che c’è il Demonio lo sai. Lo devi mettere in conto. È lì la sfida: dio ti ama e ti dà sempre una possibilità. E solo grazie alla qualità della tua fede puoi cogliere l’opportunità che Dio ti offre. Se non ci riesci è a causa della tua fede vacillante. Solo tu sei responsabile. Dare la colpa al Demonio o alla sfortuna vuol dire mettere in dubbio che Dio ti abbia dato la tua possibilità. Quindi è una orribile bestemmia.
Se questa idea, una volta dichiarata andrà avanti come credo, sarà un grande successo. Una cosa che vale 10 punti di Prodotto Interno Lordo.
Questo a prescindere dal fatto che Renzi riesca o non riesca a far seguire alle parole i fatti.
Forse fra poco farà una capriola e si andrà alle elezioni perché è veramente difficile che questo governo realizzi un decimo di quanto ha promesso. Comunque non potrà dare la colpa agli altri.
Forse userà un’altra tipica tecnica nazionale: piangi e fotti.
Potrà dire: È colpa mia, ho sbagliato io. Ho creduto che con l’entusiasmo, la dedizione, l’impegno sarei riuscito a far correre le riforme. Ho sbagliato. Non era possibile! Ora votatemi, datemi la maggioranza e io cambierò l’Italia.
Tutto è possibile.
Ma sarebbe anche possibile che Renzi riesca a ipnotizzare il Parlamento e fare queste riforme.
In effetti sarebbe una cosa normale.
La maggioranza dei commentatori televisivi mente: i soldi per farlo ci sono.
Lo spreco dell’amministrazione pubblica, i costi della burocrazia folle e della corruzione ammontano a 200 miliardi circa. L’evasione fiscale e contributiva altri 200 miliardi. La criminalità mafiosa 120 miliardi.
E se agli italiani gli togli il giogo della burocrazia ti alzano il Pil con il crik.
L’Italia è in ginocchio: che un uomo che rappresenta i poteri forti e i salotti buoni porti l’Italia al livello della Svizzera non è teoricamente impossibile.
E sinceramente spero ci si riesca.
Il che non vuol dire che faremo sconti ai poteri forti.
Ma almeno su questo oggi siamo alleati nei fatti.

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