Il vecchio ministro della Salute ha preso posizione nella spartizione delle poltrone degli alti dirigenti sanitari lombardi che nella vecchia giunta erano in massima parte in quota CL mentre in questa la Lega ne richiede lo strapotere. Questo si evidenzia proprio nella richiesta di allargamento a categorie di medici non presenti nel decreto Balduzzi che la norma regionale doveva recepire. Il tutto scaturito dalla possibile “perdita” di una poltrona del varesotto in quota Maroni.

Il nuovo ministro della Salute vorrà differenziarsi dal vecchio, pur soggettivamente uguale, imponendo il rispetto delle regole?

Il Movimento 5 Stelle ha chiesto, rimanendo isolati in opposizione alla norma, che i dirigenti massimi della sanità regionale non siano eletti dalla Giunta, ma da una commissione valutativa. “Perché i direttori generali”, dice Silvana Carcano componente della commissione sanità della regione Lombardia, “non possono essere valutati in base ad un concorso pubblico che di per sé si allontana dalle logiche spartitorie politiche?

Al nuovo Presidente del Consiglio Matteo Renzi mi pare di dover chiedere che proposte serie vadano prese in considerazione e dimostrano la volontà di costruire un nuovo percorso per il bene comune quanto mai utile in sanità per la salute fisica ed economica dei cittadini. 

Al nuovo ministro della Salute Beatrice Lorenzin mi pare di dover chiedere di non accettare la solita spartizione di sedie, tanta cara a Formigoni, e di mettere esclusivamente il merito e le idee a guidare la sua e la nostra salute regionale e nazionale.

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