La sanità lombarda è stata per più di vent’anni in mano a Formigoni che, tramite Lombardia Informatica, cerca di gestire adesso la sanità nazionale da quando è senatore. Il nuovo governo spero che metta luce il più presto possibile su tutti gli scandali ancora aperti e collegati al mondo sanitario in cui certamente è presente “il celeste” a vario titolo.

Formigoni è indagato dai magistrati per il caso San Raffaele, il caso Maugeri, oltre ad essere al centro delle indagini per le firme false utilizzate per la sua ultima elezione. La sua giunta regionale è quella che ha autorizzato e non controllato la casa di cura S. Rita di Milano, quella che ha autorizzato e non controllato Stamina agli Spedali di Brescia.

Formigoni si attornia di persone quanto meno discutibili, alcune ancora in galera, ed altre, di cui è testimone di nozze, che hanno denunce addirittura dal Quirinale. Tutte gravitano nell’ambiente sanitario forse perché “la salute viene prima di tutto” e il budget regionale del 75% e nazionale del 15% fa gola a molti.

Caro Renzi, cominciamo da qui in sanità per riporre #ilpazientealcentro? Non ascolti il Fonzie-Formigoni che ha il coraggio di chiedere tre ministri di peso, magari ancora la Lorenzin suo “braccio lungo”.

Liberi quella sedia, “costosa” per i cittadini, dallo strapotere dell’arroganza. Sono certo sarebbe contento anche Papa Francesco nella sua rivoluzione sana.

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