“I giochi sono sempre stati un po’ gay. Combattiamo perché sia sempre così”. E’ l’ironico e provocatorio slogan dello spot creato e promosso dal Canadian institute of diversity and inclusion in occasione delle Olimpiadi invernali di Soči. Il filmato, diventato virale in rete, è una denuncia contro la discriminazione omosessuale e la legge “anti-gay”, approvata in Russia nel giugno scorso. Immortala due atleti che, sulle note di “Don’t you want me baby” degli Humane League, sono impegnati nell’operazione di partenza su uno slittino, giocando sull’ambiguità dei movimenti rallentati
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione