Solo una multa per l’infanta Cristina, 17 anni di carcere per il genero di Juan Carlos, Iñaki Urdangarin, 15 anni per il suo socio nella Fondazione Noos, Diego Torres, e una condanna al pagamento in solido col marito per Cristina di 600.000 euro in danni civili.

Sono le richieste, secondo El Pais, del pm della Procura anticorruzione Pedro Horrach per i principali imputati nell’inchiesta sul ‘caso Noos’ e la società Aizoon, proprietà dei duchi di Palma. Il pubblico ministero, secondo il quotidiano spagnolo, chiederà il rinvio a giudizio di 16 dei 41 imputati del caso Noos, la fondazione per la promozione dello sport con la quale Urdangarin e il socio Torres sono accusati di aver drenato 6 milioni di fondi pubblici dalle amministrazioni delle Baleari e di Valencia.

I reati ipotizzati sono malversazione, prevaricazione, frode nei confronti dell’amministrazione, falso in documenti, reati fiscali e riciclaggio. Per l’infanta Cristina, alla cui imputazione il pubblico ministero si oppone, la procura anti corruzione intende chiedere una multa di 600.000 euro per la responsabilità civile in solido col marito Urdangarin del 50% del danaro ricevuto dall’istituto Aizoon, accusato di essere una società di facciata per il riciclaggio di 1,2 milioni dei 6 milioni di euro ricevuti da Noos e schermo fiscale per l’evasione al fisco. Sentita come testimone l’Infanta alla corte ha dichiarato: “Mi fidavo di mio marito e della sua gestione della società Aizoon”.

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