Con i sequestri di patrimoni illeciti compiuti nella Capitale in due giorni, si sarebbe potuta fare una mini Imu. La denuncia arriva dal procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone: “In due giorni siamo arrivati a sequestri per 424 milioni di euro, importo pari alla mini Imu per la quale il Parlamento ha discusso tanto negli ultimi mesi. Se si riuscisse a fare una seria lotta all’evasione…”. Con questo dato Pignatone ha commentato il maxi sequestro di 270 milioni di euro compiuto dalla Guardia di finanza ai danni dell’imprenditore Giovanni De Pierro, accusato di truffa e reati finanziari, operante nel settore del facchinaggio e delle pulizie.

All’ammontare di questi beni sequestrati si aggiungono i 154 milioni recuperati martedì dalle fiamme gialle e riconducibili a imprenditori accusati di reati fiscali. Pignatone ha sottolineato come la “nuova strategia della procura di Roma” sia quella di aggredire i patrimoni di soggetti socialmente pericolosi, anche se non mafiosi, ed in questo senso “dal 2012 – ha aggiunto – c’è stato un incremento dell’800 per cento dell’ammontare dei beni sequestrati”.

Il generale Ivano Maccani, comandante provinciale di Roma della Guardia di Finanza, ha sottolineato che dall’inizio dell’anno nella capitale sono finiti sotto sequestro beni per 480 milioni di euro. In tutto il 2013 l’ammontare complessivo fu di 500 milioni.

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