“Gli affari privati si trattano in privato”. Il presidente francese François Hollande si rifiuta di rispondere alle domande che riguardano le sue vicende sentimentali e il presunto tradimento alla compagna Valérie Trierweiler. Ma le voci si accavallano. Su internet il blog Le Réel scrive e poi smentisce la gravidanza di Julie Gayet che, intanto, ha querelato il settimanale Closer, autore dello scoop sulla presunta relazione. Secondo il giornale Le Canard Enchainé Trierweiler, prima del ricovero in ospedale, avrebbe detto al segretario generale dell’Eliseo che Hollande l’ha “umiliata di fronte alla Francia intera”. “Rientrata nel suo ufficio – racconta una fonte a lei vicina – ha avuto una vera crisi di nervi”. Così grave che il medico, chiamato d’urgenza, ha deciso di farla ricoverare lo scorso 9 gennaio. Ancora non è stata dimessa e nonostante le voci che la dichiarano “pronta a perdonare”, sono tante le ipotesi sul futuro. Sullo stato di salute di Treirweiler, Hollande dice semplicemente: “Si sta riposando”.

“Il caso Gayet è una questione privata, fa parte dell’intimità. Non è né il momento né il luogo, non risponderò oggi qui a nessuna di queste domande”, spiega il presidente in conferenza stampa. Il Capo di stato parla di “momenti dolorosi” ma “bisogna avere rispetto dell’intimità di ognuno”. E a chi gli chiede se Valerie Trierweiler sia ancora la première dame e se lo accompagnerà nel viaggio negli Stati Uniti in programma l’11 febbraio, il Presidente si limita a dire: “Risponderò prima di quel momento”. In quella data, Hollande è atteso a Washington per una visita di Stato con una cena ufficiale alla Casa Bianca con la famiglia Obama al gran completo e stando alle regole di protocollo, dovrà dire ufficialmente se andrà accompagnato oppure no. 

E a chi chiede al titolare dell’Eliseo se farà causa al giornale Closer o rivedrà la legge sulla difesa della privacy, lui risponde ricordando che non denuncerà: “Non ci sarà modificazione della legge. Sono contro le leggi fatte per intervenire su casi specifici. Sono il Presidente della Repubblica: sono protetto da un’immunità e voi lo sapete. Se facessi causa al giornale sarei in una condizione di disparità. La mia indignazione è totale, ma non voglio usare due pesi e due misure. Però sono indignato per la situazione. Quello che è successo ha toccato la mia libertà personale: e noi dobbiamo avere rispetto della vita privata e della dignità personale. Vi tocca a tutti“. 

Il dossier di foto ha scatenato un vero caos mediatico: non se lo aspettava Hollande e non se lo aspettavano i francesi. La vita privata riguarda i singoli e tale deve restare. E garantisce: “Mai la mia sicurezza è stata messa in pericolo. Sono sempre protetto. Nessuno si preoccupi su questo argomento”. I fatti d’amore riempiono i giornali della Francia per la prima volta dopo il caos di Dominque Strauss-Khan, il potenziale candidato alla guida dei socialisti arrestato a New York per tentata violenza sessuale. Tutta Parigi, e soprattutto i cronisti, erano a conoscenza dei suoi costumi sessuali, ma nessuno parlò, tutti compatti dietro l’idea della “vita privata è privata”. Hollande gate è tutt’altra cosa. Ma il fantasma del passato influenza la cronaca. 

La conferenza stampa è la terza del mandato presidenziale ed è programmata da numerose settimane. Obiettivo parlare dello stato dell Francia e del piano di sviluppo per il 2014. Nel discorso introduttivo prima delle domande dei cronisti, Francois Hollande ha parlato soprattutto di economia. Il presidente ha proposto “un patto di responsabilità” alle imprese, offrendo una riduzione del costo del lavoro in cambio di maggiori posti d’impiego e dialogo sociale. L’annuncio del presidente francese è giunto durante l’attesa conferenza stampa di inizio anno. Quattro i “cantieri” del patto: riduzione del costo del lavoro, visibilità delle imprese e modernizzazione fiscale, semplificazione delle norme, aumento dell’occupazione, formazione e dialogo sociale. Hollande paga tra le altre cose anche i sondaggi che da alcuni mesi lo fotografano in una situazione di scarsa popolarità. “Io non penso”, ha commentato, “a piacere, ma penso al Paese. Il mio solo obiettivo è rendere più forte la Francia e pensare all’occupazione. E i risultati li vedete tutti”.

Hollande ha anche annunciato la visita al Papa il prossimo 24 gennaio. “Vado dal Papa come capo di stato da capo di stato. E’ una grande autorità morale – ha detto – che può essere utile e prezioso, in particolare sulla questione siriana, per lavorare in favore della ricerca di una soluzione politica in vista dei negoziati di Ginevra 2″. Hollande ha precisato che parlerà con papa Francesco anche del “negoziato palestinesi-israeliani, e dei cristiani d’Oriente”. Infine, gli porrà “una domanda che mi riguarda personalmente”, ha sottolineato Hollande “perché nel 2015 organizzeremo la conferenza sul clima. Nicolas Hulot, il nostro ambasciatore per il Pianeta, ha auspicato che le grandi autorità spirituali possano partecipare”.

Tuttavia, l’assenza di domande incalzanti circa lo scandalo Gayet ha indignato la stampa britannica che, dal Guardian al Sun, è unanime nel definire quantomeno sconcertante l’atteggiamento mostrato dai tanti giornalisti francesi presenti alla conferenza stampa. “Siamo scemi noi o loro?”, si chiede il Daily Telegraph sottolineando come uno scandalo del genere “oltremanica” sarebbe stato trattato in modo diverso. “C’est la France”, puntualizza il Guardian che elogia per certi versi la stampa francese mettendone però in evidenza “l’innegabile deferenza nei confronti del presidente, incarnazione della Repubblica”. Per il Times “è evidente l’argomento del giorno doveva essere trattato con i guanti dalla stampa francese”. Velenoso il tabloid Sun, sempre pronto a sbattere in prima pagina lo scandalo del giorno, secondo cui la conferenza stampa di Hollande “è stato il momento più noioso nella vita di chiunque”.

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