Arrestato con l’accusa di molestie sessuali su minori il fondatore ed ex tastierista dei Modà. Paolo Bovi, 40 anni e residente nell’hinterland milanese, è finito ai domiciliari con l’obbligo di tenere il braccialetto elettronico. Secondo quanto riporta il Corriere, Bovi “dal 2005 è passato dietro il palco come fonico della band seconda nel 2011 e terza nel 2013 al festival di Sanremo. Bovi, che con il leader, Kekko, fondò la band in un oratorio, come animatore di una parrocchia è indiziato di avere molestato nel 2011 quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni”.

Il musicista, nato a Cassina dè Pecchi e residente a Cernusco sul Naviglio (Milano), frequentava da anni la parrocchia a cui era rimasto legato assumendo nel tempo il ruolo di educatore-animatore. Le quattro violenze, ai danni di ragazzini dai 13 ai 16 anni, si sarebbero consumate all’esterno della struttura, in altri luoghi dove il 40enne ha attirato le giovani vittime. In un caso gli abusi sarebbero avvenuti nel corso di una gita in un campeggio in Val d’Aosta. I fatti risalirebbero al 2011, ma la denuncia dei genitori è stata presentata nel 2013. Le indagini sono partite dopo che un bambino si è confidato coi genitori, che si sono poi rivolti alle forze dell’ordine. Secondo quanto si apprende dall’ordinanza, le molestie erano una sorta di “penitenza” richiesta dall’uomo.

Bovi è stato allontanato dalla parrocchia quando uno dei ragazzi ha raccontato al prete come si comportava con loro. Importanti ai fini dell’ordinanza di custodia, le dichiarazioni dei ragazzi e dei conoscenti, incrociate con delle intercettazioni. La polizia ha precisato che è la prima volta che viene utilizzato il braccialetto elettronico. La misura di custodia cautelare è stata emesso dal gip Luigi Gargiulo, le indagini sono state condotte dalle pm Daniela Cento e Lucia Minutella.

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