Gli operai Fiat davanti allo storico stabilimento di Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli, mostrano scetticismo dopo l’acquisizione di Chrysler da parte del Lingotto. Sono i numeri che raccontano la sfiducia. “Non c’è nulla da festeggiare. Il 7 gennaio alla riprese delle attività – racconta una tuta blu – in 1300 resteremo a casa ancora in cassa integrazione. Sono 3 mila gli operai a lavoro. Produciamo solo la Panda, da questo accordo noi non vediamo nessuna buona notizia tranne che per la proprietà”. Davanti ai cancelli anche Antonio Di Luca, delegato Fiom che spiega: “Questo accordo è stato salutato positivamente, ma non abbiamo ancora ascoltato gli operai americani. Ci preoccupa un’azienda che paga le tasse in Olanda che sposta il suo core business negli Stati Uniti mentre in Italia chiude e ridimensiona gli stabilimenti”  di Andrea Postiglione e Nello Trocchia

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