È possibile adottare qualche misura per prevenire tragedie in montagna come quelle avvenute negli ultimi giorni? A questa domanda devono rispondere gli specialisti interpellati dal pm Raffaele Guariniello, della procura di Torino, nell’ambito dell’inchiesta sull’ultimo incidente, quello costato la vita a uno sciatore quindicenne a Claviere. Si tratta di una consulenza tecnica di ampio respiro che dovrà affrontare la questione in maniera globale.

“Vogliamo capire se affidarsi al buon senso degli sciatori è sufficiente o se si possono adottare delle misure di prevenzione” dice il magistrato interpellato sul significato della maxi-consulenza tecnica avviata nel quadro dell’inchiesta sulla morte del ragazzino in cui è indagato un compagno di sciata di 25 anni. Un gruppo di guide alpine studierà la questione per conto del magistrato e cercherà di tracciare possibili direttrici di intervento. Guariniello in questi giorni ha ricevuto numerose e-mail da persone che parlano del fenomeno, abbozzandone le cause (dalle condizioni climatiche alle attrezzature per lo sci e lo snowboard) e fornendo il loro parere: un cittadino francese dice che nel suo Paese è prassi far “saltare” le slavine in anticipo con interventi controllati. Quanto all’episodio specifico, si procede per disastro e omicidio colposo.

Intanto il corpo Forestale lancia un appello alla prudenza: “La neve spesso tradisce anche gli sciatori più esperti, per questo bisogna restare nei tratti sicuri ed evitare i fuori pista. Sugli sci ci vuole prudenza e attenzione per scongiurare rischi inutili per sé e per gli altri”, spiega Vincenzo Romeo, responsabile del Servizio Meteomont del Corpo forestale dello Stato. “Resta ancora alto l’allarme valanghe, in alcune zone, con livelli compresi fra il 3 e il 4, bisogna, quindi, avere un ottima conoscenza dei pendii che si intende affrontare. È necessario, inoltre, evitare atteggiamenti superficiali quando si è in montagna, ed usare la testa”, ha aggiunto.

La Forestale ha messo a punto un decalogo su come comportarsi sulle piste da sci: 1. comportarsi in modo da non mettere in pericolo altre persone e provocare danno; 2. tenere una velocità ed un comportamento adeguati alle proprie capacità nonché alle condizioni generali e del tempo; 3. Lo sciatore/snowboarder a monte, il quale, per la posizione dominante, ha la possibilità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle; 4. Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte che a valle sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore/snowboarder sorpassato ed evitando di incrociare le traiettorie del sorpassato; 5. Chi si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta; 6. Evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste ed in specie nei passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve liberare la pista nel più breve tempo possibile; 7. Lo sciatore/snowboarder che risale la pista deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a discostarsene in caso di cattiva visibilità. Lo stesso comportamento deve tenere lo sciatore/snowboarder che discende a piedi la pista; 8. Tutti devono rispettare la segnaletica della pista. 9. Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente; l’omissione di soccorso è un reato dal 2003 in base alla legge sulla sicurezza dello sci; 10. Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità; 11.È buona norma che lo sciatore/snowboarder non curvi sul bordo della pista ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il proprio sorpasso; 12. Bisogna prestare attenzione alle traiettorie degli sciatori/snowboarder, in considerazione del tipo di sci utilizzato, snowboard, telemark, fun carving.

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