Durissimo scontro al Senato tra Paola Taverna del Movimento 5 Stelle e Maria Elisabetta Casellati di Forza Italia. Casus belli: l’indagine a carico di Maurizio Gasparri per peculato. Il M5S, per voce della senatrice Taverna, ritiene incompatibile il parlamentare col ruolo di vicepresidente del Senato: “E’ un fatto certo e incontrovertibile che per undici mesi del patrimonio personale del senatore Gasparri hanno fatto parte 600mila euro di denaro pubblico, impiegati per la sottoscrizione di una polizza privata”. Taverna menziona l’articolo 16 del Regolamento del Senato e sottolinea: “Pare evidente che la sottoscrizione di polizze private a spese dei contribuenti ed a beneficio di moglie e figlia non rientrano né negli scopi istituzionali, né nell’attività parlamentare né nelle spese di funzionamento degli organi. Il gruppo M5S chiede le dimissioni immediate del senatore Gasparri dalla carica di Vice Presidente del Senato, per una questione concernente la dignità formale e sostanziale dell’organo stesso“. E aggiunge: “Chiediamo altresì alla Presidenza del Senato di avviare al più presto un’indagine interna volta all’accertamento delle modalità dei fatti esposti”. A difesa di Gasparri, interviene la senatrice di FI, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che accusa: “L’intervento della senatrice Taverna evoca la parabola della pagliuzza e della trave perché lei, Presidente, avrebbe dovuto sospenderla per la consuetudine che ha la senatrice Taverna, Capogruppo del Gruppo 5 Stelle, all’insulto. Ricordo, per esempio” – prosegue – “che aveva detto che avrebbe sputato al presidente Berlusconi qualora lo avesse incontrato. Invece, non ho sentito parole di censura nei suoi confronti, a differenza di quello che accadde per il senatore Calderoli quando si espresse nei confronti del ministro Kyenge“. La senatrice invoca lo stato di diritto e chiede: “La invito, signor Presidente, a sospendere questo Capogruppo per l’atteggiamento che ha, sempre offensivo nei confronti delle persone e delle istituzioni. Non c’è rispetto di quest’Aula, non c’è rispetto delle istituzioni, non c’è rispetto delle persone.Pertanto, signor Presidente, la invito a prendere provvedimenti nei confronti della capogruppo Taverna sospendendola dalle sue funzioni per l’atteggiamento gravemente offensivo che ha avuto nei confronti del presidente Berlusconi, così come è stato fatto per il vice presidente Calderoli. Due pesi e due misure non sono mai accettabili perché in quest’Aula non ci possono essere figli e figliastri”. Interviene Gasparri, che si difende con un lungo intervento e conclude: “Parleranno i fatti, ma per quanto mi riguarda, onorevoli colleghi, parla anche la mia storia personale di trasparenza e di rigore morale, della quale sono orgoglioso“. Applausi dai banchi dai banchi di FI e Ncd e tributo di solidarietà di Maurizio Sacconi. Paola Taverna chiede al presidente del Senato Grasso di replicare all’Alberti Casellati. “La questione non si può riprendere” – risponde Grasso – “non c’è motivo di rispondere, perché abbiamo preso atto di quanto è stato detto. Ora l’argomento è chiuso”

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