Secondo Marcello Sorgi, la rielezione di Napolitano non è stato un golpe di Napolitano stesso. Dissente quindi dalla posizione di Travaglio e osserva: “La rielezione di Napolitano era la dimostrazione della resa dei partiti. Può darsi che ci fosse un’altra soluzione alla rielezione di Napolitano, ma ha preso più di 700 voti, non è stato un golpe”. E ricorda che non c’erano altre soluzioni, visto il fallimento della nomina di Prodi e di Marini, la posizione di Rodotà e l’impraticabilità di Grasso e Boldrini

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Servizio Pubblico, Travaglio vs Brunetta: “Napolitano era il candidato di Berlusconi”

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