“Ringrazio la Rai per l’opportunità fornita con il programma Mission e gli italiani per le generose donazioni che hanno voluto destinare alla causa dei rifugiati“. Così Laura Iucci, portavoce per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e coordinatrice del format tv per la rete ammiraglia, durante la diretta streaming del FattoTv ha cercato si stemperare le polemiche che si sono innescate dopo la messa in onda ieri sera del format Tv. L’esordio di Mission, definito come docu-reality umanitario, è stato visto da 2.100.000 telespettatori, per uno share dell’8,1%. Un ascolto davvero basso che, tuttavia, non preoccupa né l’Unhcr, né Rai 1 come ha sottolineato anche il direttoredella Rete, Giancarlo Leone, intervenuto in collegamento telefonico. “Siamo fuori dalla fascia di garanza pubblicitaria – ha spiegato Leone – e, quindi, non ci saranno ripercussioni”. Il dibattito è stato moderato da Carlo Tecce (il Fatto Quotidiano) e sono intervenuti anche Tullio Camiglieri (autore Mission), Stefano Arduini (giornalista della rivista sul terzo settore ‘Vita’) e Andrea Casale (promotore di una raccolta firme contro ‘Mission’ su Change.org). Per Twitter gli hashtag sono: #FattoTv #NoMission #SiMission

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