Il giorno dopo l’incendio che ha ucciso sette persone, della fabbrica di abiti Ye-Life  rimangono solo un tappeto di bottoni, e una montagna di appendiabiti e tessuti bruciati. L’assessore alla Sicurezza, soprannominato anche “lo sceriffo di Prato”, Aldo Miloni, ora fa appello al Governo. “Il fenomeno è troppo grande per affrontarlo con i soli mezzi del Comune. Per questo chiedo aiuto: ci vorrebbe una legge speciale per la città di Prato“. E mentre i pm indagano per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, omissione di norme di sicurezza e sfruttamento di mano d’opera clandestina, il sindaco, Roberto Cenni, ha indetto per la prima volta una giornata di lutto cittadino. “Credo sia una tragedia annunciata, basta considerare che dei 1600 capannoni controllati  oltre 600 sono stati sequestrati”  di Giulia Zaccariello

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