L’ufficio referendum della Cassazione, presieduto da Corrado Carnevale, ha ufficialmente respinto i sei quesiti sulla giustizia depositati a settembre dai radicali e sostenuti dal Pdl. Nessuno dei quesiti ha raggiunto il quorum delle 500 mila firme necessarie. Tra i sei il quesito che ha ottenuto più firme è stato quello sulla responsabilità civile che comunque si ferma a 421.117. Quello che ne ha raccolto meno è sull’abolizione dell’ergastolo che si ferma a quota 260 mila. 

Anche Silvio Berlusconi aveva firmato per il referendum dei radicali. Il Cavaliere sabato 31 agosto si era presentato in largo di Torre Argentina a Roma per porre la sua firma sui sei quesiti. Non solo quelli per “una giustizia giusta” (fra cui separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati), ma su tutti i dodici, compresi quelli sui cosiddetti “diritti umani”. L’allora leader del Pdl aveva appoggiato la cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti, la libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille, il divorzio breve. Ma anche alla marijuana libera e alla cancellazione del reato di clandestinità, introdotto dalla legge Bossi-Fini.

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