Si può combattere la crisi a suon di musica? In tempi di precariato e di tagli alla cultura, due giovani neodiplomati del Conservatorio di Parma ci hanno creduto ed hanno trovato una ricetta vincente. Myriam Farina e Guido Ponzini, musicisti di 21 e 28 anni, hanno fondato la Mg_Inc Orchestra, la prima orchestra italiana di giovani nata con il crowdfunding, che li ha portati a salire lo scorso 16 novembre sul palco del Teatro Regio insieme alla band norvegese degli Ulver. All’inizio erano solo Myriam con la sua arpa e Guido con la viola da gamba ad esibirsi in un duo di ricerca sulla musica classica-contemporanea. L’idea di fondare un ensemble per giovani è arrivata la scorsa primavera con la fine del percorso studi. 

“I diplomati al Conservatorio oggi hanno di fronte un panorama desolante, fatto di orchestre che chiudono, con musicisti precari e sottopagati, che eseguono solo concerti di repertorio – hanno spiegato i due – Noi volevamo creare qualcosa per i giovani talenti dai 18 ai 30 anni, per fare musica lontano dai canoni classici, con composizioni e arrangiamenti realizzati ad hoc”. Niente Mozart o Beethoven, ma nuove opere scritte appositamente da compositori selezionati tramite concorso, così come i musicisti under 30 scelti da tutta Italia, per promuovere la musica classica-contemporanea dando spazio all’innovazione e ai talenti in erba. Il progetto è ambizioso e punta ad investire sulla cultura e sui giovani nell’era dei musicisti precari a vita, per trasformare in futuro l’orchestra in “una sorta di industria di musica di qualità elevata, un marchio di fabbrica che abbia davvero un valore e possa creare nuove opportunità”.

La passione e l’energia di Myriam e Guido si sono però scontrate con il problema dei soldi. Con i bandi per le selezioni dell’ensemble, pubblicizzati in Rete e via Facebook, è cominciata anche la ricerca di fondi per organizzare il debutto dell’orchestra, ma la colletta “porta a porta” non ha funzionato. “Di fronte a un progetto nuovo, non ancora sviluppato – hanno raccontato i due musicisti – si sono tutti tirati indietro, le istituzioni e le aziende non hanno risposto”. Così i due fondatori hanno deciso di affidarsi a internet e al portale Ulule per attivare una raccolta online con il crowdfunding. Con il progetto messo nero su bianco sul web, nel giro di tre mesi le donazioni sono arrivate da tutta Italia, ma anche da Parma e da alcune realtà che prima, di fronte alla richiesta iniziale, avevano girato le spalle. Tra i finanziatori della Mg_Inc Orchestra ci sono persone, negozi e aziende che hanno contribuito ognuno con la propria parte: si va dalla cifra a tre zeri della nota azienda di Parma Chiesi Farmaceutici, ai 5 o i 30 euro degli amici più stretti o dei vecchi compagni di classe che hanno riconosciuto in un nome e cognome la vicina di banco che da piccola sognava di diventare musicista. Myriam e Guido si erano dati un obiettivo di 4mila euro da raccogliere, ne sono arrivate 5mila, ma alla fine non sono i soldi ad avere fatto la parte più importante nel risultato raggiunto.

“Ogni persona che ha donato anche 5 euro non ha semplicemente regalato dei soldi, ma ha fatto parlare in prima persona la voglia di fare vincere la cultura, di lottare per la meritocrazia, per fare emergere i giovani di talento – spiegano i due – Alla fine non è stato votato solo un progetto, ma la volontà di un gruppo di ragazzi di cambiare il Paese a partire dalla musica”. Anche perché, come hanno ricordato i due fondatori dell’ orchestra, lo Stato non aiuta: “L’Italia investe nella cultura l’equivalente di una monetina data a un musicista di strada, molti giovani per realizzarsi sono costretti a emigrare. Investire invece vuol dire anche fare circolare idee nuove”. La Mg_Inc Orchestra ha debuttato il 12 ottobre all’Auditorium del Carmine e a distanza di quasi un mese ha affiancato gli Ulver al Regio. In cantiere ci sono nuove produzioni e il sogno di far diventare l’orchestra stabile per dare la possibilità di un posto di lavoro ai ragazzi che credono nella musica e che di musica vorrebbero vivere. Le idee sono tante e il percorso per Myriam e Guido è appena cominciato, anche se l’inizio è già di per sé un traguardo. “Le persone che ci hanno sostenuto ci hanno detto che è una delle poche volte che in Italia investono in qualcosa che si realizza. Noi non finiremo mai di ringraziarle per avere creduto nel nostro progetto”.

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