Trasformare i rifiuti in risorsa è possibile e spesso, dagli scarti, possono prendere forma e vita, idee originali ed utili. In occasione della Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti, per dimostrare in modo concreto che proprio gli scarti sono la risorsa del Terzo Millennio, la Cascina Cuccagna di Milano ospita – dal 22 al 24 novembre – la prima edizione della mostra Giacimenti Urbani. Omaggio all’arte del riciclo creativo con baratti, laboratori per bambini, mostre permanenti dedicate a prodotti compostabili e ad oggetti di design nati dall’uso alternativo di scarti: una tre giorni densa di appuntamenti che ruota intorno al tema centrale del valore e delle potenzialità dei rifiuti nella vita di tutti i giorni. Per sensibilizzare sugli enormi sprechi che si verificano tra le mura domestiche, la foodblogger Lisa Casali, che del ri-uso degli scarti in cucina ha fatto il suo cavallo di battaglia, si esibirà venerdì 22 alle 16 in un particolare showcooking. Già autrice di “Ecocucina”, “Cucinare in lavastoviglie”, “La cucina a impatto (quasi) zero” e conduttrice del programma “Orto e mezzo” su Laeffe, Lisa Casali presenta “Autoproduzione in cucina” il suo ultimo libro edito da Feltrinelli proponendo ricette all’insegna del bio e dell’autoproduzione.

Quali novità ci farà assaggiare?
Seguendo l’ispirazione giapponese, proporrò un maki di porro utilizzando solo la parte verde della verdura, la buccia della zucca e del riso. Si tratta di una ricetta molto semplice, che costa meno di 1 euro. Poi farò vedere come preparare una zuppa istantanea di verdure: questa ricetta – contenuta nel nuovo libro – nasce dall’idea del prodotto industriale pronto all’uso ma ripensato in chiave sostenibile e home made. È l’ideale quando si torna a casa la sera e si ha poco tempo e voglia di cucinare perché una volta pronta, si può surgelare e consumare quando si vuole. È fatta esclusivamente con cavoli, foglie di ravanelli e parte esterna delle carote ed è un vero e proprio prodotto in busta ma senza additivi e quindi più genuino. Infine proporrò quello che ormai è diventato il mio cavallo di battaglia: il dado granulare. Realizzato con foglie di sedano, la buccia della cipolla e lo strato esterno delle carote, è un prodotto in polvere che, fatto in grande quantità, può durare un anno intero. A differenza dei prodotti industriali non prevede l’aggiunta di additivi e conservanti e, soprattutto, rappresenta un gran risparmio. Le ricette poi, saranno condite dalla spiegazione dei benefici di cui si gode con l’autoproduzione e dai consigli su come conservare al meglio i cibi e come evitare sprechi quando si fa la spesa.

Nel suo ultimo libro, dalle ricette con gli scarti alimentari è passata all’importanza dell’autoproduzione…
Sì, sono ritornata alle origini perché per me l’autoproduzione è il fulcro del cibo. Chi comincia a farsi un certo tipo di domande su quello che mangia, prima o poi arriva anche a voler provare a fare con le proprie mani i prodotti industriali che consuma quotidianamente. Ci sono tantissime incognite su cosa mangiamo realmente e imparare a prepararsi il cibo da soli dà la possibilità di riappropriarsi di ciò che si mangia e di consumare in modo più sostenibile. Essere padroni della filiera alimentare ha, infatti, un forte impatto ambientale.

Di qui la sezione del volume dedicata all’orto sul balcone?
Esatto. L’orto è parte integrante dell’autoproduzione. Le nuove ricette propongono ingredienti quasi esclusivamente vegetali perché dalle piante possiamo ottenere tutto quello che ci serve per stare bene. Con pochi ingredienti, anche non raffinati, si possono realizzare oltre cento piatti!

In vista delle feste natalizie, ha qualche proposta originale per evitare gli sprechi?
Il cesto di Natale autoprodotto può essere un’idea regalo originale e low cost. Tutti i prodotti si possono realizzare in casa: cioccolatini, biscotti, conserve e anche la classica bottiglia di spumante che si può sostituire con il sidro, realizzato con mele, limone e lievito. Per preparare il cesto, poi, date spazio alla fantasia e alla creatività usando il materiale di scarto che avete a disposizione in casa.

di Emanuela Mei

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