Augusto Minzolini a processo. L’ex direttore del Tg1, e attuale senatore del Pdl, è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, “per aver rimosso dalla conduzione del telegiornale la giornalista Tiziana Ferrario“. Il processo è stato fissato per l’8 aprile e si terrà davanti alla IV sezione penale. “Rimango allibito, mi sento un perseguitato”, questa la prima reazione di Minzolini.

Il gup di Roma, Rosalba Liso, ha accolto la proposta di processo avanzata dalla Procura. Per il pm Sergio Colaiocco, titolare del fascicolo aperto nel 2011, il direttore dopo aver tolto dalla conduzione del tg la Ferrario, che ha mansioni di caporedattore, non l’ha ricollocata nell’attività redazionale per circa un anno. La Ferrario si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Domenico D’Amati. Nell’atto depositato al gip, la giornalista, inviata speciale per i grandi eventi internazionali, sottolinea d’aver subito “da parte di Minzolini un demansionamento in quanto nel periodo marzo 2010-marzo 2011 è stata privata di ogni incarico e successivamente, nel marzo 2011, è stata destinata alla redazione di Uno Mattina come redattore capo ma con mansioni ridotte e limitate in sottordine ad altro redattore capo”. Questa – secondo la Ferrario – sarebbe stata la conseguenza per “essersi opposta all’asservimento del Tg1 alle esigenze propagandistiche del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in violazione da parte di Minzolini dei doveri di obiettività, completezza e imparzialità dell’informazione”. La giornalista conclude che questa situazione le ha provocato grossi danni professionali e di immagine.

“Io quando sono arrivato al Tg1 – ha detto l’ex direttore, presente in aula – ho assunto 18 precari senza tener conto del loro orientamento politico. Non li avevo certo messi io, ma i direttori che mi avevano preceduto”. Poi spiega: “Tiziana Ferrario da 28 anni, cioè quattro generazioni di giornalisti, era in video e voleva continuare a starci. Vorrei sapere, alla luce di questo rinvio a giudizio per abuso d’ufficio, quali sono i diritti e i doveri di un direttore”. Se tornasse indietro, rifarebbe tutto, “ma la realtà è che in questo Paese espressioni del tipo largo ai giovani o diamo una chance ai giovani non hanno senso e fondamento”.

“Spero che questa decisione serva a tutti i colleghi della Rai. Quanto è accaduto al Tg1 non deve ripetersi”, queste invece le prime parole della Ferrario, pronunciate all’uscita del tribunale di Roma dove il gup ha deciso per il rinvio a giudizio di Minzolini. “Un tg del servizio pubblico – spiega la giornalista – ha il dovere di informare rispettando il pluralismo e tutte le notizie devono essere date in maniera completa”.

In difesa del collega di partito interviene Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera. “In un modo in cui tutti siamo flessibili, solo i mezzibusti del Tg1 devono essere considerati intoccabili? Chi viene toccato è necessariamente un discriminato politico? Anche per questo, tutta la mia solidarietà ad Augusto Minzolini”.

Articolo Precedente

Corriere della Sera, via libera condizionato a vendita sede storica

next
Articolo Successivo

Servizio pubblico, “Goodbye Italia”: ospiti Stefano Fassina e Franco Bechis

next