Si intitola “Curarsi con i libri” e sta spopolando tra appassionate/i di romanzi. Questo volume, che ha l’aspetto di un raffinato ricettario, è appena stato pubblicato in Inghilterra ed è stato tradotto in Italia (con la casa editrice Sellerio), Spagna, Cina, Turchia, Canada, Stati Uniti, Olanda, Corea del Sud, India, Russia, Germania, Australia, Brasile. Le autrici sono due inglesi, Ella Berthoud e Susan Elderkin, e il loro motto è: “Qualunque sia il vostro disturbo, la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o due), da prendere a intervalli regolari”.

Si può curare un amore irrequieto scegliendo tra “I dolori del giovane Werther”, “Bel canto” di Ann Patchett e “Primo amore” di Ivan Turgenev; la tristezza per la perdita del lavoro con “Bartleby lo scrivano” di Herman Melville; l’amarezza dell’essere disoccupati con ”L’uccello che girava le viti del mondo” di Haruki Murakami. E ancora: la rabbia con “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway; una crisi di identità con la “Metamorfosi” di Franz Kafka e “Nuova grammatica finlandese” di Diego Marani; la mancanza di speranza con “Uomini e topi” di John Steinbeck.

Esistono “medicine” anche per disturbi difficili come l’omofobia, da risolvere con “Maurice” di E.M. Forster, il primo romanzo omosessuale dei tempi moderni (definito da Pier Paolo Pasolini “un capolavoro”) e il razzismo, che si può superare con “Uomo invisibile” di Ralph Ellison. Questo libro, inserito dal Time tra le migliori cento opere di lingua inglese tra il 1923 e il 2005, dovrebbe mostrare – secondo le autrici – a chi discrimina sulla base della provenienza geografica o del colore della pelle, la propria povertà di spirito e corresponsabilità alle ingiustizie sociali.

Le due “terapeute” vanno poi oltre. Propongono libri anche per mali più “fisici”. Per il mal di denti consigliano “Anna Karenina” di Lev Tolstoj, suggerendo di empatizzare con Vronsky che soffre dello stesso dolore. Per l’allergia al polline prescrivono, invece, “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, da leggere rifugiandosi in un luogo fresco e pulito, immaginando di potersi immergere nella profondità dell’oceano come Capitano Nemo. Ci sono poi indicazioni più pratiche per disturbi compulsivi che vanno da chi non riesce a frenare l’istinto di comprare libri (meglio investire in un e-reader), a chi soffre di sensi di colpa perché passa le notti a leggere (è bene fare una tabella di marcia), a chi ha un partner che non legge  (due le soluzioni possibili: convertirlo o lasciarlo).

L’idea del prontuario letterario è nata grazie al sodalizio tra le due autrici, che sono diventate amiche ai tempi dell’università, quando studiavano letteratura a Cambridge. Berthoud negli anni è diventata pittrice e insegnante di arte mentre Elderkin scrittrice di successo. Ha vinto numerosi premi ed è stata inserita nel 2003, dalla prestigiosa rivista “Granta”, tra i migliori 20 giovani autori britannici. Nel corso degli anni Berthoud ed Elderkin hanno iniziato un servizio di biblioterapia per amici e parenti che poi è stato aperto a un pubblico più vasto quando nel 2008 sono entrate a far parte della School of life di Londra. Da questa iniziativa è arrivato prima il sito internet Thenovelcure.com e poi il libro.

Il volume ha delle voci specifiche per ogni Paese, stabilite in base alle diverse culture di riferimento. In Italia nelle scorse settimane la casa editrice Sellerio ha lanciato un appello ai librai, veri e propri “farmacisti letterari”, chiedendo di fornire cure ad hoc da includere nel volume. La selezione per i contributi al volume si è chiusa ma continua sul web.

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