Intervento di Michele Carugi, ingegnere pensionato che ha lavorato quasi 40 anni e che attualmente percepisce una pensione di 7mila euro lordi. Carugi sottolinea l’iniquità a cui potrebbero essere soggetti i tagli delle pensioni d’oro, visto che non c’è una definizione chiara e netta di tali pensioni. E paventa il rischio che si penalizzi chi è già penalizzato. Incalzato da Gianni Dragoni e Michele Carugi, Matteo Renzi si espone sul sistema pensionistico italiano ed afferma come togliere poche centinaia di euro a chi ha pensioni altissime, consentirebbe a molti di viver meglio. E in studio gli animi si scaldano. Dragoni puntualizza: “Non si possono recuperare 12 miliardi di euro tassando le pensioni superiori ai 3500 euro lordi mensili. Se si pensasse di colpire le pensioni d’oro il gettito crollerebbe, visto il numero esiguo”. “Uno che prende 7 mila euro al mese” – ribatte il sindaco di Firenze – “può anche prenderne 6500 e campa lo stesso. Il pensionato con 600 euro invece non può fare a meno di 50 euro”. Belpietro osserva che Renzi glissa sul problema e precisa: “Il 40% delle spese per le pensioni va alle persone che non hanno raggiunto la pensione con i contributi”. E spiega il pericolo di evasione fiscale tagliando le pensioni anche alte. Renzi ribatte: “Gli evasori fanno il capo del tuo partito, ma che dici”. Carugi contesta con veemenza le affermazioni del sindaco di Firenze e lo accusa di esprimere opinioni vigliacche.

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