Una manovra che divide i partiti ma evita il temuto taglio alla Sanità. Tuttavia, le misure per la crescita sono poche nella legge di Stabilità, che prevede oneri di 11,9 miliardi in tre anni a carico dello Stato (fino al 2016) e nel complesso smuove 27,3 miliardi. La Trise, la nuova imposta sugli immobili, avrà un tetto: il primo anno non potrà superare il gettito previsto con l’aliquota massima dell’Imu. E per la prima casa l’aliquota “service” sarà al massimo al 2,5%. Gli ecobonus e gli incentivi per le ristrutturazioni rimarranno poi invariati anche nel 2014 al 65 e 50%. Anche su mobili ed elettrodomestici. Poi la proroga della stangata del 3% sui Paperoni con oltre 300mila euro di reddito e un mini-sconto fiscale per i lavoratori dipendenti di 152 euro massimi, oltre alla tutela per seimila esodati. Ecco alcune delle norme principali e gli effetti che produrranno:  

Mini taglio al cuneo, 2,5 miliardi nel 2014 –  La manovra prevede per il 2014 sgravi fiscali per 3,7 miliardi, di questi 2,5 miliardi sono per il cuneo fiscale. Sarà il Parlamento a decidere come ripartire il beneficio tra i lavoratori. Per esempio, i lavoratori che percepiscono un reddito lordo annuo tra 15.001 e 20mila euro registreranno un risparmio di 152 euro. Deduzione dall’Irap del costo del personale per i nuovi assunti a tempo indeterminato a partire dall’anno di imposta 2014 per un massimo di 15mila euro all’anno per ciascun nuovo assunto.

Trise – La nuova imposta Trise avrà un tetto: non potrà superare il valore stabilito con l’aliquota massima dell’Imu. Per la prima casa, invece, la parte sui “servizi indivisibili” non potrà essere sopra il 2,5 per mille. La tassa rifiuti (Tari) è calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e la versa chi occupa l’immobile. La tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni (Tasi) è calcolata sul valore catastale ed è pagata dai proprietari. Nel caso di immobili affittati il conduttore partecipa per una quota tra il 10 e il 30%.

Prorogato ecobonus e ristrutturazioni, anche mobili – Varranno anche per il 2014 gli sconti al 65 e 50% per ecobonus e ristrutturazioni. La proroga vale anche per mobili ed elettrodomestici. Poi lo sconto cala rispettivamente al 50 e 40% per il biennio 2015-16

Fondo Pmi Rifinanziato il Fondo di Garanzia per le Pmi per 1,8 miliardi di euro.

Esodati – Saranno altri seimila i lavoratori ammessi al pensionamento con le vecchie regole.

No tagli sanità e tasse rendite – Saltano i paventati tagli alla sanità per 2,6 miliardi. Salta anche la tassa sulle rendite finanziarie prevista dalle bozze. Sarebbe passata dal 20% al 22%. Ma 3,8 miliardi arriveranno in tre anni dagli aumenti dell’imposta di bollo.

Missioni estero – 850 milioni per le missioni all’estero.

Comunicazioni web – Arriva un rincaro per le comunicazioni sui prodotti finanziari e per le comunicazioni web della Pubblica amministrazione (16 euro indipendentemente dalla grandezza).

Taglio 500 milioni a sconti fisco – Arriva una prima sforbiciata agli sconti fiscali. Vale 500 milioni entro gennaio prossimo.

Cig in deroga – Gli ammortizzatori in deroga saranno rifinanziati per un 600 milioni. Per il 2014 sono disponibili 2 miliardi. Per la social card +250 milioni.

Pensioni, stretta su quelle ricche – Le pensioni sopra i tremila euro non saranno adeguate al costo della vita nel 2014. Mazzata per quelle d’oro: sopra i 100mila euro. Sarebbe del 5% per la parte eccedente i 100 mila euro fino 150 mila, del 10% oltre i 150 mila; 15% oltre 200 mila.

Pubblica amministrazione, blocco contratti – Ancora bloccata la contrattazione per il pubblico impiego. Tagli agli straordinari, al turn over. E Tfr in due tranche se è oltre i 50.000 euro.

Dismissioni per 3,2 miliardi; da immobili 1,5 – Dalle dismissioni nel 2014 arriveranno 3,2 miliardi. 500 milioni dalla vendita di immobili (in tre anni 1,5 miliardi). Nello stesso capitolo 2,2 miliardi della revisione del trattamento di perdite di banche, assicurazioni e altri intermediari e 300 milioni da misure per la rivalutazione dei beni delle imprese.

Rientro capitali e Bankitalia – Nuova possibilità di regolarizzare i capitali illecitamente portati all’estero. Verrebbero rivalutate le quote di Bankitalia in mano ai principali istituti bancari.

Stop derivati per regioni – È fatto divieto a Regioni ed enti locali di stipulare contratti relativi a strumenti finanziari derivati.

Sale incentivo Ace – Si incentiva la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Cioè sale l’incentivo Ace. Rivalutazione per i beni d’impresa.

Un miliardo ai Comuni – Si prevede per il 2014 il trasferimento di 1 miliardo ai comuni per ridurre il prelievo della nuova tassa sulla casa. E arriva contestualmente l’allentamento del patto di stabilità per i Comuni, sempre per 1 miliardo.

Tutte le mini spese – 130 milioni per l’Iva sulle cooperative sociali; 7 milioni per contributi al trasferimento di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato; 300 milioni per la ricostruzione dell’Aquila; 7,5 milioni per il terremoto del Pollino; 300 milioni per la manutenzione straordinaria della rete autostradale; 6 milioni per il semestre di Presidenza Ue; 330 milioni per gli interventi per gli autotrasportatori; 230 per università e policlinici universitari; 100 per i lavoratori socialmente utili: 700 milioni a Rfi per il contratto di programma 2012-2016; 240 milioni ad Anas per la prosecuzione del programma messa in sicurezza di ponti e viadotti, per il completamento asse autostradale Salerno – Reggio Calabria e per il reintegro delle risorse di alcuni contratti; 200 milioni per il completamento dei lavori del Mose.

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