“Nel mio articolo non è scritto che questa operazione è stata concepita dalle lobby dell’industria bellica allo scopo di aumentare le commesse militari, ma semplicemente che questo show dell’impiego umanitario di navi da guerra e droni Predator verrà sfruttato dalla Difesa per rilanciare l’immagine delle forze armate e giustificare nuove spese militari con l’argomento del “dual use” militare e civile: navi da guerra armate di missili, siluri, cannoni e mezzi da assalto presentate come mezzi da protezione civile; droni-killer concepiti come letali bombardieri spacciati per banali telecamere di sorveglianza volanti.
L’esibizione muscolare della flotta navale servirà solo a far cambiare rotta agli scafisti. Per rilevare la presenza di imbarcazioni nel canale di Sicilia bastano radar e satelliti, rafforzando semmai il dispositivo aeronavale di pattugliamento (motovedette ed elicotteri) della Guardia Costiera, il corpo dello Stato deputato a questo compito che tra l’altro svolge in modo ammirevole (con straordinari pagati 3 euro all’ora). Per soccorrere grandi numeri di migranti basterebbe una sola unità della Marina militare, la portaerei Cavour: l’unica della flotta dotata di un vero ospedale di bordo e in grado di ospitare più mezzi di elisoccorso. Ma la Cavour non era disponibile perché impegnata fino a primavera in una crociera di promozione commerciale di Finmeccanica in Medio Oriente e Africa”.