Fondazione Cariparma perde il suo numero uno. Il presidente Carlo Gabbi è scomparso venerdì mattina all’età di 71 anni, colpito da un malore mentre si trovava nella sua abitazione. Gabbi, che dal 2005 era a capo della Fondazione, era una personalità di spicco nella città di Parma, da sempre impegnato nel campo della cultura, della politica e del sociale.

Nato a San Secondo parmense nel 1942, si era laureato in Medicina Veterinaria all’Università di Parma, dove fino al 2009 è stato docente e ha lavorato nel campo della biomeccanica e dei biominerali. È stato presidente dell’Azienda al diritto allo studio universitario e consigliere del Parco scientifico e tecnologico. Dall’università il suo impegno è passato poi alla politica, che lo ha visto ricoprire il ruolo di consigliere provinciale e comunale, fino al 2000, quando è entrato a far parte del consiglio d’amministrazione di Fondazione Cariparma. La sua elezione a presidente è arrivata nel 2005, “un incarico”, si legge nella nota di ricordo della Fondazione, “che Carlo Gabbi svolse con grande dedizione, attività ben presto riconosciuta anche a livello nazionale”. A testimonianza di ciò, nel 2006 è stato nominato vicepresidente dell’associazione tra Casse e Monti dell’Emilia Romagna e dal marzo 2013 ne è divenuto il presidente. Era inoltre membro dell’Acri (associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) e del consiglio della Fondation du Crédit Agricole, Pays de France.

Premi e iniziative legate al sociale come la Giornata di San Giovanni per il volontariato o il premio Colasanti Lopez, i pacchetti anticrisi o i progetti di formazione e di recupero a favore dei giovani sono legati a doppio filo al nome di Gabbi, che ha sempre lavorato al fianco delle istituzioni per sostenere la città e il territorio di Parma e provincia, anche negli ultimi anni di crisi economica, contribuendo con il finanziamento della Fondazione alla realizzazione di eventi e al sostegno di tante realtà locali, e approvando importanti interventi anche nel campo della cultura, dal Teatro Regio alla mostra del bicentenario di Bodoni. Un merito che la città gli ha riconosciuto nel gennaio 2012, consegnandogli il Premio Sant’Ilario, la più alta onorificenza per il Comune di Parma, e qualità confermate anche con la recente nomina a “Chevalier dans l’Ordre du Mérite Agricole” della Repubblica francese.

“L’opera di Carlo Gabbi alla guida della Fondazione Cariparma ha lasciato una grande impronta sulla comunità parmense – hanno spiegato dalla Fondazione – in particolare per quanto attiene l’attività svolta in favore del sociale e dell’istruzione, due temi particolarmente sentiti dal presidente Gabbi: specialmente negli ultimi anni, caratterizzati dagli effetti della crisi, l’attenzione verso la famiglia, il volontariato, la sanità e la scuola è stata prioritaria e guidata da un grande senso di umanità e di responsabilità”.

Messaggi di cordoglio a ricordo del presidente Gabbi sono arrivati da tutta la città, istituzioni, politici, associazioni di volontariato, semplici cittadini, addolorati per la scomparsa del presidente, che proprio in questi giorni stava lavorando a futuri progetti a favore di Parma. Gabbi lascia la moglie e un figlio.

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