Ma che ci facevano gli scontrini relativi a consumi compiuti durante diversi week end a Castellabate (Salerno), rinomatissima località balneare del Cilento, e nella tranquilla Cusano Mutri (Benevento), un piccolo comune inserito nella guida tra i borghi più belli d’Italia, tra le ‘spese istituzionali’ per le quali il capogruppo del Nuovo Psi Gennaro Salvatore ha ottenuto il rimborso dalla Regione Campania? Bella domanda. La circostanza, mai emersa finora, è stata contestata a Salvatore nel corso dell’interrogatorio che si è svolto il 19 settembre. Il capogruppo, ascoltato come persona indagata e assistito dall’avvocato Alfonso Furgiuele, si è difeso giustificandosi con la confusione e il disordine personale e dei suoi collaboratori nella preparazione della documentazione da allegare alle richieste di indennizzo. E sottolineando la correttezza e l’assenza di malafede nel suo operato e in quello del proprio ufficio.

Tra le spese rimborsate, è sbucata pure quella relativa all’acquisto di una bombola di gas. Utilizzata nella cucina di una casa di villeggiatura a Castellabate. La ‘scontrinopoli dei fine settimana’ è un particolare inedito dell’inchiesta sui rimborsi facili in Regione Campania condotta dal pm di Napoli Giancarlo Novelli e del nucleo tributario della Guardia di Finanza del capoluogo partenopeo. Inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, che ha iscritto nel registro degli indagati praticamente l’intero consiglio regionale con pochissime eccezioni, tra le quali il governatore della Campania Stefano Caldoro, che è anche segretario nazionale del Nuovo Psi, la formazione socialista cofondatrice del Pdl di Berlusconi.

Un ‘minipartito’ che però in Campania fa gruppo a sé e grazie alla confluenza di alcune liste minori vanta 7 consiglieri regionali. Guidati per l’appunto da Salvatore, che ricopre anche il ruolo di consigliere di Caldoro per i rapporti tra giunta e consiglio. Il consulente tecnico della Procura ha passato al setaccio tutte le carte depositate in Regione dal ‘Nuovo Psi’ e ha segnalato al pm la presenza di un numero anomalo di ricevute e scontrini per spese effettuate durante i week end in luoghi che è difficile collegare a manifestazioni politiche o eventi istituzionali. Una scientificità del ‘rimborso del sabato e della domenica’ che ha insospettito gli inquirenti.

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