“Questo terreno era un enorme fosso che è servito a fare il terrapieno dell’Asse Mediano (bretella che collega l’area nord di Napoli con il casertano, ndr), profondo 15-20 metri. Poi nel tempo è stato riempito, e una ventina di anni fa ci sono stati messi i bidoni”. Casaluce, provincia di Caserta, al centro della terra dei veleni. A parlare è un cittadino che non vuole rivelare la sua identità, ma che è sicuro che in un grande appezzamento di terra al confine con il comune di Frignano siano stati sepolti rifiuti tossici. “Un contadino – afferma la fonte al fattoquotidiano.it – vide che sversavano questa roba di notte e andò dai carabinieri. Il giorno dopo i bidoni furono coperti da terreno di risulta. L’indomani arrivò un medico dell’Asl che disse “Io i bidoni non li muovo, non scavo per vedere dove stanno, altrimenti dove li metto se li trovo. Io i bidoni non li vedo e allora per me non ci sono”. Ma sicuramente quei bidoni non sono stati più tolti, stanno qua sotto”. “Ora questo terreno lo coltivano pure: una volta i pomodori, una volta un’altra cosa. Quest’anno ci hanno coltivato il grano, l’anno prossimo sempre qualcosa ci metteranno”. Poi, la fonte spiega: “Il proprietario vendeva il terreno all’Asse Mediano. Facevano il fosso, prendevano la terra per fare il terrapieno e lungo tutto l’Asse Mediano c’erano un sacco di questi fossi. Che ora dovrebbero ancora esserci. Se non ci sono, cosa ci hanno messo per riempirli? Dove stanno le cave? In questo territorio c’erano tre cave e adesso non ci sono più. Sono state riempite”  di Andrea Postiglione

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