Un nuovo piano triennale di assunzioni da 69mila posti, con particolare attenzione per gli insegnanti di sostegno. Interventi sull’edilizia e il dimensionamento scolastico, con 15 milioni di euro per la connettività wireless delle aule. E ancora: provvedimenti sul carolibri, borse di studio, immediata abolizione del bonus maturità e estensione del permesso di soggiorno per periodi di studio. Sono questi alcuni dei punti contenuti dall’atteso decreto legge sulla scuola, approvato oggi dal Consiglio dei ministri e presentato in conferenza stampa dal premier Enrico Letta. Un’operazione da 400 milioni di euro complessivi, come annunciato dal ministro della Pubblica Istruzione, Maria Chiara Carrozza, che ha anche spiegato che la copertura verrà dall’accisa sugli alcolici.

Nuovo piano di assunzioni da 69mila posti – Il passaggio fondamentale, e più atteso, è quello che riguarda il nuovo piano triennale di assunzioni all’interno della scuola. Il decreto prevede immissioni in ruolo per gli anni 2014-2016 da circa 69mila posti per i docenti, e e 16mila posti per gli ausiliari tecnici e amministrativi (Ata). Numeri insufficienti a risolvere l’emergenza precariato, ma comunque superiori a quelli degli ultimi anni. 

Particolare attenzione viene riservata agli insegnanti di sostegno, cui spetteranno 26mila nuove immissioni in ruolo nei prossimi tre anni. Il Ministero – del resto – aveva già anticipato al fattoquotidiano.it di voler puntare molto sui docenti di sostegno nei prossimi anni, anche per dare un’ulteriore possibilità di sbocco ai tanti precari che affollano graduatorie e concorsi. Ad agosto Carrozza aveva anche annunciato l’imminente partenza di un nuovo corso di specializzazione sul sostegno.

Il premier Letta ha anche annunciato “l’inizio della soluzione” del problema delle immissioni in ruolo del personale Ata, bloccate dal declassamento dei docenti inidonei, e che ripartiranno a partire dal gennaio 2014. Nei prossimi tre anni saranno 16 mila le immissioni in ruolo di ausiliari e tecnici.

Misure per famiglie e studenti – La prima parte del decreto legge recante “misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca” è dedicata alle famiglie e agli studenti. Carrozza afferma che “gli studenti potranno utilizzare liberamente libri di testo delle edizioni precedenti”. E il Ministero assegna ai dirigenti scolastici il compito di vigilare sul rispetto dei tetti di spesa imposti per l’elenco dei volumi da adottare.

Annunciata anche la creazione di una rete interscolastica per il comodato d’uso, una misura che affiancherà le borse di studio già previste in base al reddito: il Ministero assegnerà direttamente alle scuole la somma di 2,7 milioni di euro nel 2013 e 5,3 milioni nel 2014 per l’acquisto, anche tra reti di scuole, di libri adottati dal collegio dei docenti, ovvero dispositivi per la lettura di contenuti digitali, da concedere in comodato d’uso ad alunni individuati sulla base dell’indicatore Isee.

A partire dal 2014, inoltre, verrà consolidato il Fondo per le borse di studio per gli studenti universitari. In più, vengono stanziati 15 milioni per il 2014 per garantire “ai capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione”. I fondi, ha spiegato Carrozza, saranno assegnati sulla base di graduatorie regionali e serviranno per coprire le spese di trasporto e ristorazione. Potranno accedere alle erogazioni gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Edilizia e dimensionamento – Il decreto contiene anche provvedimenti sull’edilizia scolastica: per favorire interventi straordinari di ristrutturazione e messa in sicurezza di istituti scolastici, nonché per favorire la costruzione di nuove scuole, le Regioni possono stipulare mutui trentennali con la Bei, la banca di sviluppo del consiglio d’Europa e la Cassa Depositi e prestiti. Sono stanziati contributi pluriennali per 40 milioni di euro annui per la durata dell’ammortamento del mutuo, a partire dal 2014.

Ci sono norme anche sul dimensionamento delle scuole, per ottemperare alle recenti sentenze della Corte costituzionale e venire incontro alle richieste delle Regioni. Stanziati anche 15 milioni di euro per la connettività wireless delle aule; altri fondi saranno destinati all’apertura pomeridiana delle scuole. 

Università: più borse di studio, via il bonus maturità – Per quel che riguarda le università – oltre al consolidamento delle borse di studio (per cui sono state stanziati 100 milioni di euro) – spicca l’immediata abolizione del contestato bonus maturità. Nella tornata di test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso in corso in questi giorni non si terrà dunque conto del voto conseguito all’esame di Stato, come inizialmente sarebbe dovuto essere. Secondo il decreto ministeriale firmato lo scorso giugno, un 100 e lode sarebbe valso fino a 10 punti di chi è andato sotto l’80, ma il Ministero ha deciso di fare marcia indietro e abolire il bonus. “Una misura che aveva creato solo sperequazioni”, ha detto il ministro Carrozza. Che ha però aggiunto che nei prossimi tempi si penserà “a valorizzare in qualche maniera il curriculum scolastico, magari con borse di studio”.

Sulla questione di una possibile eliminazione del numero chiuso nelle università il ministro Carrozza si mantiene invece prudente: “Il tema del numero programmato è un tema complessivo, ma necessita di una riflessione e sicuramente il decreto non è la sede adatta”.

Novità anche per i medici specializzandi: l’importo dei loro contratti sarà determinato a cadenza triennale e non più annuale a partire dall’anno accademico 2013/2014. Mentre l’ammissione alle scuole di specializzazione “avverrà sulla base di una graduatoria nazionale”.

Nuovo concorso per dirigenti scolastici – Cambia la procedura di assunzione dei dirigenti scolastici: saranno selezionati annualmente attraverso un “corso-concorso di formazione della Scuola nazionale dell’Amministrazione”. “Nel frattempo – si legge nel documento del Miur – le Regioni in cui i precedenti concorsi per dirigenti scolastici non si sono ancora conclusi, per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico, saranno assegnati incarichi temporanei di presidenza a reggenti, assistiti da docenti incaricati”.

Altri provvedimenti – Tra gli altri provvedimenti del decreto, ci sono anche l’ingresso gratuito ai musei per i docenti (per implementare la loro formazione); la reintroduzione della geografia negli istituti tecnici e professionali; l’estensione dell’orientamente al penultima anno di scuola secondaria, e anche alle scuole medie; borse di studio da sei milioni di euro per l’alta formazione coreutica; estensione del permesso di soggiorno per tutta la durata dei periodi di studio (“una misura molto importante per aumentare l’attrattività formativa dell’Italia”, ha detto il premier Letta); divieto dell’uso della sigaretta elettronica nei locali chiusi e aperti delle scuole; un investimento di 15 milioni per la lotta alla dispersione scolastica; un’infornata di 200 ricercatori, tecnologi e personale di supporto alla ricerca all’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Premier e ministro hanno salutato con soddisfazione l’approvazione del decreto. Ma nel testo, come previsto nei giorni scorsi, mancano alcune questioni che restano irrisolte: non dovrebbe ancora essere stata trovata una soluzione per i cosiddetti “quota 96“, i pensionandi bloccati dalla riforma Fornero. In sospeso anche il nodo della riapertura delle graduatorie d’istituto per le supplenze in favore dei nuovi abilitati dal Tirocinio Formativo Attivo (Tfa), su cui dal ministro sono arrivati cenni d’apertura negli ultimi giorni. Da verificare in che termini il decreto intervenga sulla cancellazione del blocco quinquennale per i contenuti dei libri di testo e sull’introduzione dei libri digitali; e come sia stata risolta la grana delle assunzioni del personale Ata, bloccate dal declassamento dei docenti inidonei, per cui il premier Letta ha annunciato “l’inizio della soluzione”.

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