Un tredicenne di Casalgrande, nel Reggiano, è stato investito e ucciso da un convoglio merci. Che si tratti di un tragico incidente o di responsabilità penale di terzi, lo dovranno stabilire le indagini dei carabinieri ora in corso. Ecco la dinamica della tragedia, come emerge dai primi accertamenti dei militari. Il ragazzino con un compagno di 14 anni erano seduti con le gambe a penzoloni sul marciapiede attiguo la linea ferroviaria. Il macchinista del convoglio, che si muoveva in direzione dello scalo merci di Dinazzano (una frazione di Casalgrande), ha scorto la presenza di alcune persone lungo la linea. Nonostante abbia subito attivati i fischi, non si è riuscito ad evitare l’impatto fatale. All’arrivo del treno i due teenager hanno provato ad allontanarsi solo un attimo prima del passaggio, ma uno di loro si è lanciato inspiegabilmente verso la motrice.

I sanitari intervenuti sul luogo non hanno potuto che costatare la morte del tredicenne. La salma è stata recuperata dai vigili del fuoco di Reggio Emilia e poi ricomposta alla camera mortuaria di Coviolo. Dopodiché è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Eventuali risvolti penali dell’incidente sono ancora da verificare. E’ da stabilire, poi, cosa avesse portato i ragazzini nella prossimità dei binari alle 23.15 del 4 settembre. Presumibilmente, il tredicenne si trovava poco prima a casa del compagno. I due si erano allontanati dalla casa, vicina alla stazione, forse per fumare una sigaretta di nascosto. Gesto spensierato della gioventù trasformatosi in una tragedia.

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