Sono stati identificati i batteri della flora intestinale che promuovono la magrezza e un sano metabolismo. A individuarli è stato uno studio condotto sui topi nei quali sono stati trapiantati batteri prelevati dall’uomo, in particolare dalla flora intestinale di coppie di gemelli, di cui uno obeso e l’altro magro. Il risultato, pubblicato su Science, si deve a un gruppo coordinato da Vanessa Ridaura, dell’università americana di Washington.

Secondo gli autori, la scoperta potrebbe rappresentare un importante passo verso lo sviluppo di nuove terapie personalizzate, basate su probiotici e alimenti, per il trattamento o la prevenzione dell’obesità. Questa nuova ricerca infatti conferma che la varietà di batteri presenti nell’intestino può influenzare l’obesità e che alimenti ricchi di fibre, come frutta e verdura, tendono ad amplificare la diversità batterica che promuove la magrezza. Nell’esperimento i ricercatori hanno prelevato campioni di flora batterica dall’intestino di gemelli monozigoti, di cui un fratello era magro e l’altro obeso, e li hanno trapiantanti nell’intestino di topi privi di batteri, allevati in condizioni di sterilità. La prima caratteristica identificata in questi topi, è che i destinatari dei batteri dei gemelli obesi hanno guadagnato più peso rispetto ai destinatari della flora batterica dei gemelli magri. Successivamente i topi sono stati posti tutti nelle stesse gabbie e dopo 10 giorni i topi obesi sono diventati più magri, adottando il metabolismo dei roditori più snelli. I topi magri invece hanno mantenuto il proprio metabolismo.

E’ stato scoperto che il cambiamento è stato causato da un trasferimento di batteri dai topi magri ai topi grassi, in particolare del genere Bacteroidetes. E’ stato anche osservato che la dieta influenza questa trasmissione di batteri perché quando i topi sono stati nutriti con la tipica dieta americana, ricca di grassi e povera di fibre non è avvenuto nessuno scambio di batteri fra topi magri e topi grassi. 

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