Lorenzo Jovanotti è indiscutibilmente il miglior cantante che il panorama musicale italiano attuale possa offrire. Lo dimostrano i successi di quest’annata, il sold out del tour negli stadi e soprattutto la qualità di un progetto musicale maturo.

C’era bisogno di uno speciale sul tour #lorenzoneglistadi su RaiUno per riaffermare questa incontestabile supremazia? Forse no, ma il programma che il direttore Giancarlo Leone ha fortemente voluto per svecchiare il target della Rete ammiraglia Rai ha rappresentato comunque un momento di qualità inedita per RaiUno. Coinvolgente il racconto del tour, splendide le canzoni, irresistibile la carica positiva di Jovanotti. E poco male se l’Auditel ha decretato un ascolto medio di 2,9 milioni di telespettatori. L’obiettivo non era, e non doveva essere, quello di stravolgere in una sola sera l’audience tradizionale di una Rete agée, ma quello di tributare il giusto omaggio a un grande artista. Missione compiuta, peraltro, perché lo speciale In una notte fantastica – #lorenzoneglistadi ha aperto un capitolo nuovo nella storia della tv italiana. E stamattina Giancarlo Leone su Twitter può tranquillamente annunciare lo svecchiamento dell’età media, senza dimenticare la qualità del prodotto, che in fondo è la cosa più importante per una televisione pubblica.

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Le critiche non sono mancate, ovviamente, e c’è chi lamenta una scarsa carica sperimentale del prodotto, chiedendo a gran voce, nel contempo, un compromesso tra racconto del tour e varietà classico. Un po’ di confusione, dunque, sotto il cielo della critica televisiva. Il solito approccio mai contento di chi per 364 giorni si lamenta dello scarso coraggio di RaiUno e poi giudica poco convenzionale e poco adatto al target della Rete uno speciale come quello dedicato a Jovanotti.

E ha ragione Giancarlo Leone a definire Jovanotti “bravissimo”, visto che il cantante toscano ha sciolto tutta la sua naturale carica empatica. Ha dimostrato ancora una volta che per essere grandi cantanti non è necessario coprirsi col manto della cupezza negativa, ostentando un animo rock-maledetto spesso posticcio. E il pubblico, anche quello di RaiUno, se ne è accorto.

E chissà che Jovanotti, dotato di una simpatia naturale che coinvolge, non si cimenti prima o poi nel mezzo televisivo…Sarebbe un successo, ne siamo sicuri.

Leggi un altro punto di vista sul concerto ‘Lorenzoneglistadi’: Su Rai1 è un piccolo ombelico del mondo (dal blog di Carlo Tecce)

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Lorenzo negli stadi su Rai1 è un piccolo ombelico del mondo

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