Un ex manager Fiat, con una fedina penale non proprio immacolata, a dirigere la ricostruzione dello Stadio Filadelfia, storia casa del Torino Calcio. È il regalo estivo del sindaco Piero Fassino ai tifosi granata, che hanno mal digerito la scelta. A pochi giorni dalla nomina, il Toro supporters network ha lanciato una petizione online per chiedere al sindaco di fare un passo indietro, revocando la nomina estiva dell’ingegnere Alberto Zunino alla guida della Fondazione Filadelfia e “designare una persona più adatta a tale importantissimo ruolo”.

La petizione ha raccolto già più di 2mila firme. I motivi della contestazione, che richiede la rimozione di Zunino, sono pochi ma d’impatto. Il testo fa anzitutto riferimento ai trascorsi dell’ingegnere, che negli anni di Tangentopoli ha patteggiato una pena a un anno e 10 mesi perché coinvolto in un maxiprocesso per condoni edilizi truccati, il tutto mentre ricopriva la carica di amministratore delegato della “Fiat investimenti e valorizzazioni immobiliari”. Un precedente che secondo i tifosi lo rende “non adatto ad una carica in cui si andrà a gestire l’assegnazione di appalti per milioni di euro”. In più, secondo i promotori dell’iniziativa, all’ingegnere mancherebbe la necessaria esperienza e la professionalità nel settore per cui gli è stato affidato l’incarico.

Ma ciò che davvero mette sale sulle ferite dei tifosi, ed è esplicitamente citato nella petizione, è lo storico rapporto di Zunino con Cesare Romiti e la famiglia Agnelli (quindi il suo “palese conflitto di interessi”), oltre alla sua non dimostrata vicinanza al Toro, notizia data dai tifosi e in contradizione con la dichiarazione del sindaco Fassino che ha parlato della nomina come di quella di “una personalità torinese riconosciuta, un uomo da sempre legato al Torino calcio e alla sua storia, un manager di provata esperienza. Una guida sicura e autorevole per far decollare il progetto di ricostruzione del Filadelfia”. Sul punto, raggiunto al telefono da ilfattoquotidiano.it, il sindaco Fassino ha detto di non aver ancora letto la petizione e di non voler perciò rilasciare dichiarazioni.

Alla mobilitazione dei tifosi si è aggiunta da pochi giorni anche l’iniziativa del consigliere Comunale Giuseppe Sbriglio (Idv), ex assessore allo Sport, che ha sollevato dubbi formali sulla procedura di nomina. Secondo il consigliere il sindaco non avrebbe rispettato il punto del regolamento comunale che stabilisce per il sindaco l’obbligo, almeno dieci giorni prima di procedere alla nomina, di inviare “al presidente del consiglio comunale e ai capigruppo una nota ove individua il nome del candidato alla carica prescelto allegando la dichiarazione di disponibilità di quest’ultimo, corredata di curriculum vitae e delle eventuali lettere di referenza”. Intanto, durante la prima riunione dei capigruppo dopo la sospensione estiva, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Vittorio Bertola ha chiesto che sia predisposta l’audizione di Zunino. Un avvio di polemiche e strascichi autunnali per una nomina baciata dal sole d’agosto.

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