Enrico Letta non commenta la condanna di Silvio Berlusconi, ma invita alla responsabilità. Perché sarebbe un “delitto” far cadere il governo. Poche ore dopo le sue parole, però, al Cavaliere, condannato per frode fiscale in Cassazione, viene notificata l’esecuzione della pena con sospensione e contestualmente gli viene revocato il passaporto. Per quanto riguarda invece quello diplomatico, fonti della Farnesina fanno sapere che è scaduto ad aprile 2013.

Letta: “Delitto far cadere il governo” – La giornata si è snodata tra il ribollire delle conseguenze politiche e i passi previsti dalla macchina della giustizia per rendere esecutiva la sentenza stabilita dalla Suprema corte. All’indomani del verdetto, però, il premier ha riferito che in Consiglio dei ministri c’è stata una “discussione sui temi all’odg” e tutti i ministri si sono “concentrati su questi temi”. “Sono assolutamente convinto che debba prevalere l’interesse del Paese, che è anche la lotta all’evasione fiscale e sono convinto che tutti i partiti oggi devono assumersi le proprie responsabilità e fare scelte che riguardano il futuro. Oggi siamo in una condizione in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”, ha aggiunto Letta che, riferendosi al programma di governo, ha sottolineato: “La nostra determinazione è assolutamente forte e confermata. Naturalmente l’interesse non è un logoramento e non considero che continuare a tutti i costi sia nell’interesse del Paese. La stabilità del governo è fondamentale, anche a livello internazionale, essendo uno dei fattori principali per attrarre investimenti”. 

Per il presidente del Consiglio sarebbe un “delitto” non andare avanti, fermarsi “malamente”, perché il lavoro del governo comincia a dare i suoi “frutti”: i risultati, spiega, “sono a portata di mano e possiamo già toccarli”.  “Abbiamo bisogno di azioni, non di elezioni; dobbiamo avere il tempo – dice il ministro della Difesa Mario Mauro – di mettere tutta la nostra forza nell’interesse di famiglie e imprese. Aprire una crisi in questo momento ci farebbe precipitare in situazione di inquietudine che farebbe declassare il Paese”. Un appello alla responsabilità che arriva anche dall’Osservatore Romano: “Le difficoltà economiche in cui versano i cittadini italiani – scrive il quotidiano della Santa Sede – inducono a non precipitare verso una crisi di governo dagli esiti imprevedibili”. 

Berlusconi: passaporto revocato e incompatibilità – In giornata la Cassazione ha inoltrato il dispositivo del verdetto che prevede anche il rinvio alla corte d’Appello di Milano per la rideterminazione della pena accessoria che dovrà essere ridotta. Per il Cavaliere è stata anche avviata la procedura per attuare la sentenza: 4 anni di cui 3 indultati. La Procura di Milano ha emesso il decreto di esecuzione della pena con sospensione (perché è inferiore ai 18 mesi, ndr) e il pm di Milano Ferdinando Pomarici lo ha firmato. La comunicazione è stata inoltrata al Senato come prescrive la legge anti corruzione e l’estratto esecutivo del verdetto dei giudici è arrivato al presidente del Senato Pietro Grasso che l’ha trasmesso al presidente della Giunta delle immunità Dario Stefano. La Giunta è composta da 23 senatori: 8 Pd, quattro 5 Stelle, uno di Sel, uno di Scelta Civica, un socialista, sei Pdl, uno di Gal e un leghista. La prossima seduta è stata fissata per mercoledì 7 agosto.

In serata è stato notificato a Roma dai carabinieri il decreto di esecuzione pena a Silvio Berlusconi. L’ex premier avrà un termine di 30 giorni (che parte però dal 16 settembre visto il periodo feriale del tribunale, e arriva al 16 ottobre) per chiedere misure alternative al carcere, l’affidamento in prova ai servizi sociali o la detenzione domiciliare. Inoltre la Questura di Milano, come previsto, ha disposto la revoca del passaporto per l’ex premier che potrebbe essere eseguito nelle prossime ore, forse domani in giornata. La revoca del passaporto dell’ex premier sarà eseguita dalla Digos della capitale, perché l’ex premier ha da qualche tempo eletto la propria residenza nella CapitaleDal punto di vista politico, il decreto del governo Monti prevede la decadenza della sua carica da senatore. Il leader del Pdl sarà anche incandidabile a prescindere dalla pena accessoria.Un punto su cui è intervenuto Letta: “Penso che bisogna applicare la legge e da quello che ho capito non ci sono elementi di discrezionalità”. Intanto il M5S ha chiesto al presidente Grasso che il Senato deliberi “immediatamente” sulla decadenza di Berlusconi. I 5 Stelle vorrebbero la convocazione immediata della giunta delle immunità e dell’aula di Palazzo Madama.

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