Sarà un incontro tra colleghi di vecchia data. L’imprenditore Gianroberto Casaleggio e i piccoli e medi produttori italiani. Il primo nella veste di interlocutore politico. I secondi per dare voce alle esautorate forze dell’Italia che ancora produce nonostante, dicono, “una politica che ha portato il Paese fuori mercato”.

Sono sfiancati, gli imprenditori italiani. Così stanchi di aspettare i risultati della collaborazione tra la politica e le associazioni di categoria, che per domani, lunedì 8 luglio, hanno deciso di fare da sé. Hanno convocato colleghi, esperti e politici in un castello tra le colline venete (Castelbrando, in provincia di Treviso) con l’obiettivo di fare il punto della situazione. Dalle proposte avanzate mesi fa, in occasione della campagna elettorale, a quelle prese in considerazione dai partiti, quelle approvate, quelle dimenticate. Per arrivare ad una questione che preme a tutti: come fare ripartire l’Italia.

L’idea è partita da Massimo Colomban, 63 anni, presidente di Confapri, una rete di imprese nata nel 2012 in Veneto e che in poco più di un anno ha raccolto l’adesione di un’ottantina tra imprenditori e esperti del settore produttivo italiano. In tutto oltre 1 milione di aziende. Si tratta dello stesso gruppo che, a febbraio, aveva incontrato Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio a Treviso nel corso dello Tsunami tour. Da lì è cominciata una collaborazione che prosegue ancora oggi.

“Noi dialoghiamo con tutte le forze politiche, siamo super partes”, ricorda Colomban. Al forum di domani, per esempio, saranno presenti politici nazionali e locali con cui Confapri ha un dialogo costante. Dai sindaci Giovanni Manildo (Pd), Federico Pizzarotti (M5s) e Flavio Tosi (Lega Nord). A Michele Boldrin (Fare), Laura Ravetto (Pdl), Vito Crimi (M5s), per nominarne alcuni.

Dall’altra parte, però, è evidente che il Movimento 5 stelle e i piccoli e medi imprenditori parlano spesso la stessa lingua. I temi della tassazione alle aziende – “ormai oltre il 60%”, dice Colomban – o del taglio alle spese dello Stato – 100-120 miliardi da risparmiare, secondo i calcoli di Confapri – sono cari a entrambi. E saranno anche alcuni degli argomenti di cui si parlerà nel corso del forum. Qui, proprio un gruppo di parlamentari del Movimento esporrà una lista di proposte per il rilancio del sistema produttivo. Mentre Gianroberto Casaleggio discuterà insieme agli imprenditori di nuovi modi di governare le amministrazioni pubbliche e l’economia.

Il riscontro sarà immediato. Per questo l’appuntamento sarà un banco di prova per capire se il rapporto tra i pentastellati e il mondo dell’imprenditoria è ancora forte come ai tempi delle elezioni politiche. Per qualcuno la prima prova in Parlamento non è stata all’altezza delle aspettative. Ma l’opinione diffusa tra chi partecipa all’incontro di domani è che il Movimento sia ancora la forza che può innovare il Paese. Ma per farlo “dovrebbe dialogare con gli altri innovatori presenti in Parlamento”, dice Colomban.

Con l’incontro a Castelbrando, comunque, gli imprenditori vogliono lanciare un messaggio alla politica, ma anche all’universo Confindustria. Le imprese, dicono a Confapri, soffocano sotto una moltitudine di tasse, leggi e burocrazia contro cui nessun rappresentante del mondo dei lavoratori o dei produttori ha saputo imporsi. Tra pomeriggio e sera, su questo tema qualcuno avrà voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

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