Quarta puntata della rubrica Trash-Chic a cura di Januaria Piromallo

Piccoli russi crescono
Nome: Dmitry Rybolovlev. Data di nascita 22 novembre 1966. Fortuna stimata: 9,1 miliardi di dollari provenienti dalla produzione di fertilizzanti. Secondo Forbes Magazine occupa il 109esimo posto tra gli uomini più ricchi del mondo. Hobby: presidente dell’As Monaco, la squadra di calcio del Principato. Il magnate si è appena tolto uno sfizio: ha regalato alla sua squadra del cuore il colombiano Radamel Falcao, il terzo migliore attaccante del mondo dopo Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Rybolovlev lo ha soffiato al Chelsea, la squadra inglese di Roman Abramovich che, oltre essere il suo antagonista, è anche il suo modello esistenziale. La fortuna di Abramovic si aggira sui 13,5 miliardi di dollari. Come Roman anche Dmitry si è fatto da solo. Il primo è orfano, il secondo è figlio di uno scienziato. Anche Dimitri in pieno stile cafonal/eccentrico ha fatto shopping di trofei. A cominciare dal Palm Beach Mansion appartenuta a Donald Trump all’isola greca Skorpios. Aristoteles Onassis là comprò nel 1963 per 20.000 sterline; sua nipote Athina l’ha rivenduta per un cifra intorno ai 150 milioni di dollari. A Gstaad, in Svizzera, ha appena comprato due chalet: uno per lui e uno per gli ospiti. Sono lavorati in cesellata boiserie e sembrano ricami di legno. Il costo? 80.000 franchi svizzeri al metro quadrato. La vista, tra l’altro, è sulla piscina dell’Hotel Alpina. Per la mentalità scialacquona da ‘nouveaux riches’ più spendi, più conti, più fa status. A Montecarlo, inoltre, ha comprato un appartamento ‘Belle Epoque’ appartenuto a Edomond Safra, fondatore della Republic National Bank of New York. Dal momento che il banchiere morì carbonizzato nell’appartamento per un maldestro incendio (correva l’anno 1999), il tycon russo si è fatto costruire in ogni casa la panic room, una sorta di bunker a prova di attacco nucleare, praticamente inespugnabile. Servirà nel caso dovesse scoppiare la terza guerra mondiale o per una coda di paglia troppo lunga da attorcigliare sotto il letto?

Parola chiave Wip (Wanted Important People)
Le loro facce tappezzavano gli ulivi secolari dell’Agriturismo Le Chiuse di Manciano, Bassa Maremma, praticamente alle spalle di Capalbio. Tutti ‘en travesti’, in stile ruvido buttero e sfrangiante cow girl, con colonna musicale scippata a Djiango. Chi erano? Chicco Testa, Allegra Antinori, Anna Paola Concia con la consorte Ricarda, Sabrina Scampini, Jonathan Kashanian, Tiberio Timperi, Francesca Fogar, Corinne Clery, Stefano Disegni, Fulvio Abbate, Camille Lacourt (il nuotatore più sexy delle Olimpiadi di Londra, dicono), Maddalena Tronchetti Provera. Perché erano lì? Cin cin. È per festeggiare il compleanno al quadrato. Quello di Cristina Sivieri Tagliabue (giornalista e scrittrice) e della sua nuova casa di produzione “Non chiederci la parola”. Visti i tempi, il messaggio è eloquente.

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