La fila di persone in coda per chiedere cibo e aiuto alla Caritas si fanno sempre più lunghe. “Dal 2008 al 2012 sono aumentati del 31,4 per cento coloro che domandano pacchi viveri aiuti materiali”. Questo è il dato rilevato dal 12° Rapporto sulle povertà, basato sui dati raccolti dagli operatori dei centri d’ascolto e dei servizi di Caritas Ambrosiana. E ciò che emerge è che sempre più italiani bussano alla porta dell’associazione in cerca di sostegno: nel 2012 “sono stati il 37 per cento, una percentuale pressoché pari a quella registrata tra gli stranieri”.

La crisi continua a mordere feroce e un altro dato evidenziato è la perdita di speranza di poter trovare un altro lavoro per i disoccupati. Spia di questo fenomeno, secondo il rapporto, è anche il calo della popolazione straniera, soprattutto di alcune nazionalità. Sono soprattuto ucraini (-18 per cento) e peruviani (-19,5 per cento)  a decidere di modificare il proprio progetto migratorio e lasciare l’Italia. Durante i colloqui con gli operatori Caritas, sono stati molti gli stranieri a manifestare il desiderio di tornare in patria perché qui da noi non riescono a trovare lavoro. E sebbene il loro numero costituisca oltre il 70 per cento dei centri di ascolto, il dato è in calo di due punti percentuali rispetto al 2011.

Il dato più preoccupante rimane, infatti, quello sulla disoccupazione: in un anno il numero dei disoccupati da oltre un anno continua a salire, con un aumento dell’11, 5 per cento. Proprio tra gli italiani il bisogno di reddito supera quello di occupazione ed è pari al 57,6%, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto al 2011. Questo è particolarmente avvertito dalle donne italiane, tra le quali raggiunge il 62,4 per cento, con un incremento di 4,5 punti percentuali sul 2011.

 

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