Quante aziende sono fallite, negli ultimi 4 anni, per i debiti impagati della Pubblica Amministrazione?

Quante ne dovranno ancora fallire se, dei 110 miliardi di debiti, 20 saranno erogati nel 2013, altri 20 nel 2014 e dei rimanenti 70 nulla si sà?
Non ci sono i soldi?
 
E’ una questione di volontà politica: Il governo potrebbe istituire un Fondo di Garanzia con le risorse della Cassa Depositi e Prestiti che consenta alle Pmi creditrici della P.A. di farsi anticipare, sotto forma di mutuo a 3-5 anni, l’intero importo impagato. Tale mutuo sarebbe assistito da una garanzia del 100% rilasciata dalla C.D.P. a un tasso concordato molto basso in funzione dell’assenza di rischio per la banca.
Il mutuo verrebbe poi automaticamente estinto con il pagamento della P.A.

Le aziende potrebbero così recuperare almeno la liquidità che, di questi tempi, è il vero problema.

Rischi? Nessuno perchè il garantito è la P.A. che prima o poi i suoi debiti li dovrà pagare; solo che il poi abbandona molte aziende all’inevitabile fallimento.

Ovviamente a tale fondo non dovrebbero avere accesso diretto le banche, ma dovrebbe essere gestito dai consorzi di garanzia vigilati da Banca D’Italia.

Quando nel 2003 ci fu il crack Parmalat, molte Pmi fornitrici rischiarono di fallire a causa degli insoluti. Fidindustria E.R. (consorzio di garanzia delle Pmi dell’Emilia-Romagna) istituì un apposito fondo di garanzia, dotato da: Regione E.R., Provincia di Parma e Camera di Commercio di Parma, che consentì alle aziende creditrici di accendere un mutuo per l’intero importo insoluto. Tale mutuo erogato dal sistema bancario era assistito da una garanzia dell’80%.

Risultato: nessuna azienda fallì proprio perchè le era stata concessa la possibilità di spalmare gli effetti degli insoluti su tre anni.

Semplice! Forse è troppo semplice e i nostri governanti non riescono più a individuare soluzioni semplici. Forse manca la conoscenza pratica o si da ascolto alle terorie dei professori o di quelle associazioni che ormai rappresentano solo se stesse. Sta di fatto che mentre si fanno decreti SalvaItalia, del Fare, del rilancio occupazionale, le aziende muoiono creando sempre più disoccupazione.   

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