Un collegio di sole donne per il Cavaliere: Carmen D’Elia, Orsola De Cristofaro, giudici a latere, Giulia Turri, presidente. Sono loro che decidono il destino processuale di Silvio Berlusconi. Carmen D’Elia, nata nel 1962 a Fragagnano, Taranto, e in magistratura dal 1991, è stata giudice nel processo sulla truffa dei derivati contro il Comune di Milano, ma soprattutto era nel collegio della I sezione penale del Tribunale di Milano che il 22 novembre 2003 condannò l’avvocato Cesare Previti a cinque anni nell’ambito del processo Sme. D’Elia è stata anche giudice a latere – insieme alla collega Orsola De Cristofaro nel processo contro Pier Paolo Brega Massone, l’ex primario della clinica Santa Rita. Orsola De Cristofaro nel corso della sua carriera sia il ruolo di pubblico ministero sia quello di giudice per le indagini preliminari.

La presidente del collegio è stat gip del processo milanese Vallettopoli e dell’inchiesta che ha portato alla chiusura di alcuni locali vip di Milano per il consumo indiscriminato di droga. Nel novembre del 2008 ha rinviato a giudizio l’ex consulente Fininvest e deputato del Pdl Massimo Maria Berruti per riciclaggio. La Cassazione aveva annullato la sentenza di condanna in secondo grado ma non aveva rinviato a nuovo giudizio perché ormai erano decorsi i termini di prescrizione. La Turri ha giudicato anche due degli assassini del finanziere Gian Mario Roveraro, sequestrato e ucciso nel 2006, emettendo due condanne, una all’ergastolo e una a 30 anni.

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