Che cos’è per un fedele la bellezza se non un dono di Dio? A maggior ragione per un sacerdote. Che era tra i giurati che hanno “incoronato” ad Avella in provincia di Avellino la finalista provinciale del concorso nazionale di Miss Italia. Nella giuria, composta da istruttori di fitness, casalinghe, studentesse, giornalisti ed avvocati che ha scelto Rosalia Cerlino, studentessa dell’Istituto Alberghiero di Quarto (Napoli), c’era anche don Riccardo Pecchia, quarantenne sacerdote la cui famiglia è originaria e vive ad Avella. E che ha così di fatto “benedetto” la scelta. L’anno scorso a conquistare la fascia Giusy Buscemi (nella foto).

Don Riccardo, ordinato nel 2006, dopo una esperienza di vice-parroco a Ladispoli (Roma) è stato incardinato nel Santuario della Basilica Pontificia di Pompei, dove tuttora risiede. Prima che la vocazione prendesse il sopravvento, il sacerdote aveva dinanzi a sé una promettente carriera di stilista che lo aveva portato a lavorare con importanti maison come Fendi. Senza timori, don Riccardo si è presentato in clergyman e ha preso posto nel settore riservato alla giuria nell’Anfiteatro romano di Avella, dove si è svolta la manifestazione al termine della quale si è lasciato immortalare sul palco insieme agli organizzatori della manifestazione e alla reginetta della serata. Poco distante dal palco, avveniva la protesta nei confronti degli amministratori comunali per la concessione dell’Anfiteatro che ha visto protagonisti i giovani delle locali associazioni culturali alle quali la suggestiva location verrebbe puntualmente negata.

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