Come ogni anno in questo periodo torna l’appuntamento con la classifica dei più assenti al Parlamento Europeo

Quest’anno notiamo che dopo quattro anni dalle elezioni nessuno è riuscito a mantenere il 100% di presenze mentre spicca per assenteismo Gino Trematerra (Udc) che nonostante sia a Strasburgo da meno di due anni è subito stato capace di scendere all’ultimo posto in classifica con appena il 35% di presenze alle votazioni vincendo quest’anno la palma dell’assenteista d’oro.

Subito dopo di lui sul podio degli assenteisti l’argento va ad un altro Udc: Ciriaco De Mita (57,09%) seguito al terzo posto dal bronzo Aldo Patriciello (Pdl), già noto nel “circolo” per essere tra i più assenteisti l’anno scorso.

Resta la triste constatazione sulla scarsissima partecipazione dei nostri rappresentanti in Europa che fa posizionare l’Italia al sestultimo posto tra i 27 paesi membri con l’82% di presenza, a quasi dieci punti percentuali di distanza dagli eurodeputati austriaci che guidano la classifica.

Non mi stancherò mai di ricordare la disparità di trattamento e il privilegio di cui godono quelli che dovrebbero essere i nostri dipendenti. Mentre per noi comuni cittadini giustamente vi è una penalizzazione in caso di assenza ingiustificata al lavoro (detrazione busta paga e nei casi più gravi il licenziamento) nel magico mondo degli eurodeputati non vi è nemmeno decurtazione dallo stipendio (indennità parlamentare di ben 7mila euro). Questo perché il loro statuto (fatto da loro stessi e modificabile solo da loro) così prevede.

Come ogni anno accade anche questa volta prevedo polemiche in seguito alla pubblicazione di questa classifica da parte degli europarlamentari più assenti e dei loro assistenti. L’anno scorso Sonia Alfano (che tra l’altro quest’anno ha un risultato davvero deludente, e lo dico ancor più amareggiato in quanto suo ex-elettore) l’anno scorso rimproverava, che la classifica non prende in considerazione le presenze nelle Commissioni ma solo in Plenaria e che non viene registrato il numero di interrogazioni e risoluzioni presentate dall’eurodeputato.

Per quanto riguarda le presenze in Commissione, sarei felicissimo di poterle integrare a quelle della plenaria ma, guarda caso, come Sonia Alfano sa bene, non esistono dati accessibili al pubblico né a Votewatch riguardanti le presenze in Commissione (e nonostante le richieste fatte dal sottoscritto né la Alfano né alcun suo collega ce li hanno mai fatti pervenire!). A ogni modo non possono essere molto diversi da quelli relativi alle votazioni nominali in plenaria: se un eurodeputato non si reca a votare a Bruxelles e a Strasburgo per la plenaria è difficile che ci vada per presentarsi in Commissione, a maggior ragione quando sa che le sue presenze in Commissione non vengono pubblicate mentre quelle in Plenaria si.

Sull’opportunità di integrare o meno le presenze con il numero di interrogazioni e risoluzioni presentate ritengo che quella sì, sarebbe davvero “la classifica dei furbetti”. Considerato che questo lavoro è svolto quasi integralmente dagli assistenti parlamentari (veri e propri ghost writer) e sarebbe sufficiente limitarsi a presentare ogni giorno una o più interrogazioni scritte sugli argomenti più futili e in un baleno si scalerebbe la classifica dei più attivi!

Per tale motivo non c’è a mio avviso miglior modo di valutare l’impegno di un europarlamentare che guardando alle sue presenze alle votazioni. Questa è infatti l’unica cosa che gli assistenti parlamentari non possono fare (presenziare e votare al posto dell’eurodeputato).

Sono invece pagati per scrivere interrogazioni, interpellanze, risoluzioni e rapporti. Questo è il motivo per il quale questa classifica valuta la serietà degli eurodeputati guardando alla loro partecipazione al voto, che non possono essere “inquinate” dal lavoro di altri.

L’appuntamento è a fra un anno, quando saremo chiamati per rinnovare (in tutti i sensi) i nostri parlamentari europei

Personalmente resto convinto che l’unica possibilità di cambiamento potrà essere rappresentata dall’arrivo anche in Europa del MoVimento 5 Stelle. Lo dico a ragion veduta, considerato che gli eletti in Italia del M5S risultano tra i più presenti in Parlamento oltre ad essere stati gli unici ad essersi ridotti lo stipendio e ad aver rifiutato 42 milioni di euro di rimborsi elettorali (dati questi inconfutabili).

Classifica degli europarlamentari più assenti alle votazioni per appello nominale nei primi 4 anni di legislatura (2009-2013). 

Cognome Partito Percentuale presenza a votazioni  Posizione
TREMATERRA* UDC/EPP 35,03 73
DE MITA UDC/EPP 57,09 72
PATRICIELLO PDL/EPP 58,46 71
MASTELLA UDE/EPP 59,07 70
ALFANO IDV/ALDE 62,2 69
COZZOLINO PD/S&D 64,42 68
ALLAM IAL/EFD 67,45 67
PALLONE PDL/EPP 68,43 66
VATTIMO IDV/ALDE 68,45 65
BARRACCIU* PD/S&D 69 64
ANTINORO UDC/EPP 69,47 63
GARGANI* UDC/EPP 70,39 62
ANTONIOZZI PDL/EPP 70,38 61
SALATTO PDL/EPP 70,54 60
IOVINE PD/S&D 72 59
BORSELLINO PD/S&D 73,39 58
BONSIGNORE PDL/EPP 73,16 57
BARTOLOZZI PDL/EPP 74,29 56
SASSOLI PD/S&D 76,1 55
BERLINGUER PD/S&D 76,17 54
TATARELLA FLI/EPP 77,07 53
SALVINI LEGA/EFD 78,26 52
RIVELLINI PDL/EPP 78,19 51
TOIA PD/S&D 78,21 50
RINALDI IDV/ALDE 79,3 49
BALZANI PD/S&D 80,27 48
COSTA PD/S&D 80,34 47
MILANA PD/S&D 80,46 46
PIRILLO PD/S&D 81,02 45
ARLACCHI PD/S&D 83,19 44
DE CASTRO PD/S&D 83,45 43
MUSCARDINI CSR/ECR 84,31 42
PITTELLA PD/S&D 84,05 41
MOTTI UDC/EPP 85,12 40
PRODI PD/S&D 85,36 39
MAZZONI PDL/EPP 86,19 38
DE ANGELIS PD/S&D 86 37
SARTORI PDL/EPP 86,35 36
PROVERA LEGA/EFD 87,37 35
BALDASSARRE PDL/EPP 87,02 34
BORGHEZIO LEGA/NI 87,04 32
PANZERI PD/S&D 87,04 32
BERLATO PDL/EPP 87,16 31
CASINI UDC/EPP 88,48 30
SCURRIA FDI/EPP 89,27 29
BIZZOTTO LEGA/EFD 89,29 28
COMI PDL/EPP 89,31 27
IACOLINO PDL/EPP 90,32 26
RONZULLI PDL/EPP 90,45 25
UGGIAS IDV/ALDE 91,31 24
ANGELILLI PDL/EPP 91,01 23
FIDANZA FDI/EPP 91,15 22
CARONNA PD/S&D 91,42 21
CANCIAN PDL/EPP 92 20
MORGANTI LEGA/EFD 92,33 19
ZANICCHI PDL/EPP 92,44 18
DOMENICI PD/S&D 93,01 17
DE MARTINI* IND/ECR 93,01 16
GARDINI PDL/EPP 93,21 14
SPERONI LEGA/EFD 93,21 14
SCOTTA’ LEGA/EFD 93,56 13
COFFERATI PD/S&D 94,19 12
GUALTIERI PD/S&D 94,28 11
ROSSI /EFD 94,09 10
FONTANA LEGA/EFD 95 9
FRIGO* PD/S&D 95,58 8
MATERA PDL/EPP 96,02 7
DORFMANN SVP/EPP 96,2 6
BERTOT* PDL/EPP 97,06 5
LA VIA PDL/EPP 97,13 4
ZANONI* IDV/ALDE 97,29 3
SILVESTRIS PDL/EPP 98,15 2
BONANINI* PD/NI 98,18 1
       
*=Subentrato nel corso della legislatura      

Fonte: Votewatch

 

Articolo Precedente

Iva 2013, Santanchè: “Se tra 11 giorni sarà aumentata non ci sarà più il governo”

next
Articolo Successivo

Governo, Camusso: “Moltiplica i dossier e non decide sulle singole voci”

next