Con la riforma dei servizi segreti  – agosto 2007 governo Prodi – a vigilare sull’informazione e la sicurezza interna ed esterna ci sono l’Aisi e l’Aise: a capo della prima agenzia, dal giugno 2012, c’è il generale Arturo Esposito, 63 anni, napoletano, proveniente dall’Arma dei Carabinieri; a capo della seconda dal febbraio 2010 c’è il generale Adriano Santini, 65 anni, generale di corpo d’armata, già consigliere militare di Silvio Berlusconi. Il coordinamento tecnico-amministrativo spetta al Dipartimento informazioni per la Sicurezza; a guidare del Dis, nel maggio del 2012, l’ex premier Mario Monti scelse un diplomatico, già segretario Generale della Farnesina, Giampiero Massolo, 59 anni. Che ha sostituito Gianni De Gennaro, già ex capo della Polizia, diventato sottosegretario con delega ai servizi. Incarico ora affidato a Marco Minniti (Pd).

Fu a a De Gennaro – come ha scritto il Fatto Quotidano – che l’ex premier Silvio Berlusconi chiese di eliminare il Colonnello, suo amico  – nonché secondo diversi racconti inventore dell’espressione bunga bunga –  perché la crisi libica scoppiata nella primavera 2011 contribuiva al suo logoramento internazionale e al suo debolimento politico interno. Gheddafi, ed è storia, morì ammazzato a Sirte il 20 ottobre 2011. E il Cavaliere perse Palazzo Chigi il 12 novembre successivo.

Come a coordinare Aisi e Aise c’è il Dis, a sua volta il Dipartimento dipende dal sottosegretario delegato, espressione del governo. Gli altri organi sono il Copasir – Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ora presieduto da Giacomo Stucchi (Lega Nord) e prima ancora, dal gennaio 2010, da Massimo D’Alema (Pd) – e il Cisr – Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, di cui fanno parte premier e ministeri. E’ un organismo di consulenza, proposta e deliberazione sugli indirizzi e sulle finalità generali della politica dell’informazione per la sicurezza.

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