Non solo lotta alla povertà ma anche alla pedofilia. E’ il programma di Papa Francesco ribadito, stamane, con chiarezza a padre Hans Zollner, responsabile del Centro per la protezione dell’infanzia dell’Università Gregoriana. Bergoglio ha incoraggiato padre Zollner a proseguire con determinazione nella lotta agli abusi sessuali sui bambini. “Dopo la Messa mattutina a Santa Marta – ha raccontato il sacerdote ai microfoni di Alessandro Gisotti di Radio Vaticana – ho salutato il Papa e gli ho presentato brevemente il nostro lavoro. Con me c’erano il nostro rappresentante per la Polonia e la persona che lavora a Roma con me anche per lo sviluppo delle unità di apprendimento canoniche e teologiche per questo programma a distanza che vogliamo distribuire in tutto il mondo e che vogliamo promuovere. Il Papa – ha aggiunto padre Zollner – ha ascoltato molto attentamente e più di due-tre volte ha sottolineato che è un lavoro importante e che ‘dobbiamo andare avanti con questo impegno'”.

Un lavoro, quello del Centro per la protezione dell’infanzia della Gregoriana, che, come ha sottolineato padre Zollner, sta ottenendo “risposte veramente molto incoraggianti e numerose offerte di collaborazione”. “Proprio in questi giorni – ha spiegato il sacerdote – stiamo definendo anche il piano su come possiamo inquadrare il Centro nell’ambito accademico più ampio. Vogliamo allargare la nostra presenza, come abbiamo già cominciato a fare, oltre che in Italia, in Germania, Ecuador, Argentina, Ghana, Kenya, India e Indonesia. Siamo presenti adesso anche in Cile e in Polonia. Vogliamo – ha aggiunto padre Zollner – non soltanto approfondire il nostro contributo e i nostri moduli di apprendimento, ma vogliamo cercare di raggiungere più persone. Adesso ci rendiamo conto che saranno necessari vari livelli di informazione, come la formazione di insegnanti, la formazione di personale che opera nelle parrocchie. Poi certamente anche un approccio più prettamente scientifico al quale vogliamo collaborare, creando anche una rete di facoltà di psicologia, partendo certamente dalle facoltà dei gesuiti presenti in tutto il mondo”.

Non è la prima volta che Papa Francesco interviene sul tema della pedofilia. Nel Regina coeli del 5 maggio scorso Bergoglio si era rivolto “a quanti hanno sofferto e soffrono a causa di abusi” dicendo: “Vorrei assicurare loro che sono presenti nella mia preghiera, ma vorrei anche dire con forza che tutti dobbiamo impegnarci con chiarezza e coraggio affinché ogni persona umana, specialmente i bambini, che sono tra le categorie più vulnerabili, sia sempre difesa e tutelata”. E ancor prima, pochi giorno dopo la sua elezione, al prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, monsignor Gerhard Ludwig Müller, Francesco aveva raccomandato al dicastero vaticano “di continuare nella linea voluta da Benedetto XVI, agendo con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali, promuovendo anzitutto le misure di protezione dei minori, l’aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli, l’impegno delle conferenze episcopali nella formulazione e attuazione delle direttive necessarie in questo campo tanto importante per la testimonianza della Chiesa e la sua credibilità”.

@FrancescoGrana

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