A Milano l’udienza del processo Ruby bis, che per la prima volta vede testimoniare la stessa Karima El Mahroug, volge al termine. Dalla giovane marocchina, il presidente del collegio Anna Maria Gatto e il pm Antonio Sangermano incassano un’infinità di “me l’ero inventato, erano cavolate, vanterie”. Intercettazione dopo intercettazione, Ruby dà sempre la stessa risposta. Così, di fronte alla lettura di una telefonata effettuata dal suo attuale compagno Luca Risso all’allora fidanzata Serena Facchineri alle 00:39 del 7 ottobre 2010, Ruby si smarca per l’ennesima volta. Nell’intercettazione Risso afferma di essere presente a un incontro tra l’avvocato di Lele Mora, Luca Giuliante e la stessa El Mahroug. Presenti anche lo stesso Mora e un misterioso “emissario di Lui” (Berlusconi?). Risso riferisce all’allora compagna che l’incontro prosegue, e che la conversazione sarebbe giunta “alle scene hard”. Poi i due rimandano a un altro momento, e Risso si raccomanda di non parlarne al telefono. Oggi, in aula, il pm chiede conto a Ruby di quell’episodio. Risposta: “Non ricordo tutte le cavolate che mi sono inventata io. Perché dovrei ricordarmi quelle dette da Luca alla sua fidanzata? Lui le mentiva perché io già allora ero la sua amante”. Alla fine scoppia un alterco tra Risso e i cronisti di Baraggino e Martelli

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