Al triste appello mancava solo lui. Fino a oggi. I palombari della Marina Militare che stanno perlustrando le acque del porto di Genova hanno ritrovato corpo del sergente Gianni Iacoviello, l’ultimo disperso dell’incidente della Jolly Nero. Nel frattempo le indagini vanno avanti, specie dopo l’appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Il nostro ufficio è impegnato fin dall’inizio a svolgere tutte le attività con la massima celerità e, per ottimizzare i tempi, abbiamo coinvolto anche altre forze di polizia. E’ presumibile che presto ci possa essere qualche passo avanti” ha detto il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce rispondendo così al messaggio del capo dello Stato alla magistratura e a chi concorre alle indagini per accertare nel più breve tempo possibile le cause del tragico incidente del 7 maggio scorso. Di Lecce ha ribadito che “è a tutto campo l’attività per compiere gli accertamenti necessari per fare luce sulle cause che hanno determinato il crollo della torre piloti abbattuta dalla Jolly Nero che stava manovrando in retromarcia al molo Giano”. Con il ritrovamento del corpo di Gianni Iacoviello, quindi, non ci sono più dispersi ed il bilancio della tragedia è definitivo: 9 morti e quattro feriti.

Il corpo di Gianni Iacoviello è ancora incastrato a otto metri di profondità sotto la banchina di Molo Giano. I palombari della Marina stanno cercando di segare una enorme putrella che impedisce per il momento il recupero del corpo. La sera del 7 maggio il mercantile Jolly Nero si è schiantato nel porto del capoluogo ligure

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