Buttati Bernardo! Così potrebbe spiegare Francis Ford Coppola la nuova, vitale, sorprendente presenza di Bernardo Bertolucci al prossimo Festival del Cinema di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2013), come presidente della giuria. Il 71enne regista parmigiano ha appena finito di mostrare in giro per il mondo la sua ultima fatica Io e te (2012), ed era già stato premiato dal festival lagunare nel 2007 con un Leone D’Oro alla Carriera – a Cannes nel 2011 stessa categoria di alloro ma una Palma – ma mai il Lido gli aveva tributato un vero e proprio premio ai suoi film o al suo mestiere di regista.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.

“Pochi registi, al pari di Bertolucci, sommano alla lunga esperienza il fatto di vivere un presente cinematografico in cui agiscono con le loro opere, di cui si interessano (esercitando un’inesausta curiosità) e di cui si preoccupano, perché scovare e portare all’attenzione ciò che di vitale si sta muovendo e ciò che di bello sta magari esplodendo, è tra i migliori servizi che il cinema possa fare a se stesso” – ha dichiarato il Direttore della Mostra Alberto Barbera – “Anche per questi motivi, Bertolucci è il Presidente ideale per il ruolo importante e delicato che ha generosamente accettato di ricoprire”.

“Ho accettato con allegria di presiedere la giuria della settantesima Mostra internazionale cinematografica di Venezia. – ha dichiarato Bernardo Bertolucci – In una manciata di giorni mi si regala la possibilità di vedere quanto di più interessante sta accadendo  nelle cinematografie di tutto il mondo. Il mio amico cinefilo Alberto Barbera riesce a infilarsi nelle nicchie cinematografiche più misteriose dei più misteriosi paesi del mondo.

“E’ la mia seconda volta. Nel 1983 la Mostra celebrava la sua 40a edizione. La mia giuria, composta quasi tutta (tutta) di registi non poteva che premiare Jean-Luc Godard, a cui tutti noi dovevamo tanto e che non aveva mai avuto un premio importante nella sua vita. Allora ai film chiedevo sorpresa e piacere.  Non sono molto cambiato”.

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