I Blue Angels, gli “angeli blu” della US Navy, hanno sospeso tutte le loro esibizioni già previste per il 2013. La ragione: risparmiare soldi in un momento di restrizioni di bilancio. “Embé?” direte voi “a noi che ce importa?”.  Certo, non è una notizia particolarmente rilevante per gli italiani. Non giustificherebbe neppure un trafiletto di cinque righe a pagina 11. Ma volevo ugualmente offrirla alla serena riflessione dei venticinque lettori del mio blog, e in particolare alle penne veloci che mi gratificano con i loro sempre pacati e illuminanti commenti.

I Blue Angels sono la pattuglia acrobatica della marina militare statunitense. I suoi 16 piloti sono tra i più famosi e celebrati al mondo e si esibiscono un po’ ovunque. Nel 2013 erano previste 35 esibizioni. Eccetto due, sono state tutte annullate come si può vedere nell’elenco pubblicato sul loro sito dove la parola cancelled si legge per ben trentatre volte

Gli aficionados di questo blog ricorderanno, bontà loro, che un mese fa pubblicai un post dal titolo un po’ provocatorio, ‘Gli sprechi della Difesa: frecce tricolori a Rivolto, colombe a Palermo. La notizia di un costosa cerimonia pasquale (di qui le colombe) mi aveva inevitabilmente fatto pensare ad altri sprechi con le ali, quelli delle Frecce Tricolori, ad esempio. 

Che fosse un terreno minato lo sapevo: chi tocca le Frecce muore. In Italia ci si indigna per il caffè a prezzo ridotto dei parlamentari ma non si batte ciglio per le decine di milioni spesi a mantenere un reparto che serve per lo più a divertire i ragazzini alle fiere. A un collega che mi aveva chiesto  su cosa avrei scritto il prossimo post avevo detto che avrei parlato delle Frecce ma mi aspettavo un diluvio di insulti. Così è stato. D’altronde, nemo propheta in patria sua.

Capirete il sottile e perfido piacere che ho provato quando ho letto della decisione degli statunitensi. Che giustamente, in tempi di vacche magre, tagliano il superfluo. “È una delle molte misure che la Marina sta attuando per garantire che le risorse siano destinate al supporto delle forze impegnate operativamente e a quelle destinate al loro rincalzo”, scrive il comunicato ufficiale che annuncia la sospensione delle attività. Naturalmente questo taglio lo decide la marina del Paese che spende di più al mondo per le sue forze armate: la bazzecola di 526 miliardi di dollari per il 2013, oltre il 4% del prodotto interno lordo statunitense. Per confronto, la nostra Difesa ha un bilancio 18 volte più piccolo che pesa sul Pil per circa l’1,4 per cento. Ma la Pattuglia Acrobatica Nazionale costa come i Blue Angels.

Già sento fischiare le tastiere: c’è il sequester, il taglio delle spese deciso dal Congresso. Certo, la ragione della sospensione è la riduzione del budget. Un taglio lineare del 10 per cento circa. Da noi i tagli lineari del dieci e più sono stati una costante degli ultimi governi. Ma guarda caso, la scure va a finire sempre sulle spese di funzionamento: la benzina delle volanti, la manutenzione dei mezzi delle forze armate, le ore di volo operative degli aerei militari. Il nostro comunicato dovrebbe essere: “il taglio alle spese delle forze operative è una delle molte misure prese per garantire di fare bella figura alle parate”. Volete sapere quanto contano di risparmiare gli americani? “Canceling the bulk of the performing season would save about $28 million, according to Navy officials” scrive NBC News. Ventotto milioni di dollari, cioé più o meno 16 milioni di euro. Nel mio post, per le Frecce, con un calcolo spannometrico, parlavo di un possibile risparmio di 14,4 milioni di euro. Indignazione: capra, comunista, incompetente.

Il giorno del re-insediamento di Napolitano sorridevo mentre ascoltavo i commentatori tv sottolineare come l’assenza dei corazzieri a cavallo fosse un giusta misura di austerità nello stesso momento in cui sentivo sfrecciare su Roma le Frecce Tricolori: seicento chilometri andata e ritorno dalla loro base. E pensavo al povero Obama: per lui niente più Blue Angels.

P.S. Anche la seconda pattuglia acrobatica statunitense, quella dei Thunderbids dell’US Air Force, è stata messa a terra a far data dal 1° aprile. Ben 68 esibizioni previste per il 2013 sono state annullate. La ragione sono i tagli di bilancio. Il che conferma, moltiplicato per due, tutto quello che ho scritto nel mio post qui sopra.

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