Il ritrovo, come annunciato questa mattina, era in piazza Santi Apostoli. Ma non c’è il tempo per predisporre e organizzare l’evento, così Beppe Grillo la raggiunge ma non riesce a fermarsi. Fa in tempo solo a salire sopra l’auto, urlando “arrendetevi”. Assediato da cameramen, cronisti e fotografi, poi, se ne va. Più tardi però, da Piazza Santi Apostoli il M5S invita i manifestanti a dirigersi verso il Colosseo ma l’ex comico in diretta streaming su La Cosa (sotto) chiarisce che si tratta di una “manifestazione spontanea”, “una camminata” dei simpatizzanti a cui lui non parteciperà. ”Se è una cosa pacifica, una passeggiata, si fa perchè Roma è splendida – ha detto – Ma senza fare manifestazioni che possono degenerare”.

Poi ha spiegato quanto accaduto a piazza Santi Apostoli. ”Alla piazza sono arrivato. E’ lunga e stretta e non riuscivo ad entrare. Di nuovo le tv mi hanno circondato e non sono riuscite ad entrare. La Digos ha detto che c’era un caso di pericolo, che un signore è caduto dalla bicicletta. Io sono salito sulla macchina e l’ho sfasciata. La Digos ha voluto che andassi via e sono tornato in albergo”. Poi è tornato a parlare delle ultime vicende politiche: ”Hanno fatto questo inciucione gigantesco per rubare tempo, è stata una pagina vergognosa. Non lo so cosa sta succedendo – ha aggiunto – vogliono solo recuperare tempo ma noi non glielo lasceremo mai”. 

La ‘ressa’ in Piazza Santi Apostoli – Poco dopo il suo allontanamento, il capogruppo al Senato Vito Crimi avverte che la presenza del leader in piazza è a rischio: ”Siamo qui in piazza, non lasciateci soli. Anche Beppe ha cercato di venire ma è stato respinta da un muro di persone. A questo punto non è sicuro che possa ritornare”. E Grillo stesso su Facebook scrive: “Nonostante una conferenza stampa di 2 ore sono stato assalito dai giornalisti che mi hanno impedito il passaggio e non ho potuto incontrare i cittadini”. Si tratta, tra l’altro, del secondo appuntamento che Grillo salta in meno di 24 ore. Sabato, infatti, per motivi di sicurezza ha dovuto rinunciare al suo comizio in piazza Montecitorio

Nella ressa di cronisti e operatori, Grillo ha alzato le mani al cielo facendo dei segni ai simpatizzanti per far capire loro che non riusciva in alcun modo a raggiungerli. Alcuni hanno espresso la loro rabbia verso i giornalisti che non gli hanno permesso di tenere il suo comizio e ad alcuni attivisti che gridavano “tutti a casa”, ha risposto: “Tranquilli, è solo dilazionato”. Parte della folla, poi si è diretta verso piazza Venezia, dove il traffico è stato momentaneamente rallentato, ma molti attivisti sono rimasti in Piazza S.S. Apostoli. Tra loro anche numerosi senatori e deputati M5S  compresa la capogruppo della Camera, Roberta Lombardi. “Populisti presenti”, è uno degli striscioni che compare in piazza accanto alle numerose bandiere 5 Stelle.

Delusione dei militanti – ”Ragazzi scusateci ma Beppe nonverrà, ha provato ad entrare a piazza Santi Apostoli ma non c’è riuscito. C’erano troppi giornalisti ma forse anche noi abbiamo peccato nell’organizzazione”. Così il deputato Alessandro Di Battista tranquillizza i tanti manifestanti giunti da fuori Roma. Tanta la delusione da parte degli attivisti che poi si sono spostati in massa all’Arco di Costantino, mentre dal muretto accanto al Colosseo deputati e senatori si alternavano per spiegare alla folla le ragioni della protesta. “Ora la manifestazione è finita – continua Di Battista poco prima delle 19 -, abbiamo fatto una bellissima passeggiata per via dei Fori imperiali arrivando al Colosseo manifestando pacificamente. Già da domani discuteremo dei disservizi di oggi, sperando che non accada più”.

Malumori nel M5S per l’organizzazione del comizio – A fronte della situazione, sorgono alcuni malumori nella sezione del M5S di Roma, incaricata dell’organizzazione del comizio. Lo staff della comunicazione, subito dopo la partenza del leader ‘stellato’, ci tiene a prendere le distanze: “Non l’abbiamo organizzato noi -replicano ai cronisti- chiedete ai romani che hanno voluto Beppe qui”. “Sì, chiedete pure a Lombardi…”, si lascia sfuggire Claudio Messora, a capo della comunicazione M5S, al Senato. Prima dell’arrivo di Grillo, in piazza non era stato organizzato un palco per far sì che salutasse i simpatizzanti accorsi numerosi. Alcuni militanti cercavano tavoli nei bar e ristoranti intorno come improvvisare un palco dove far salire Beppe Grillo. 

Giunti al Colosseo, un gruppo di manifestanti si raduna un pò polemico sotto l’Arco di Costantino e chiede di proseguire per il Quirinale. “Vi chiediamo scusa per questa manifestazione perchè per motivi tecnici non è stato possibile portarla fino in fondo”, cerca di spiegare alla folla Alessio Villarosa, che insieme agli altri deputati sale su un muretto per cercare di calmare i più agitati. Interviene anche Di Battista: “Al di là degli errori organizzativi ora andare al Quirinale non ha senso: noi siamo una forza democratica”. Sullo sfondo appare una polemica sotterranea tra l’organizzazione nazionale e quella del movimento romano, che si sarebbe occupato di prenotare piazza Santi Apostoli per la manifestazione di oggi.

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