La carica dei 2600 beagle in un film. Giovedì 18 aprile alle ore 20.30 presso “La Tenda” a Modena si terrà la presentazione e la proiezione del film Green Hill: una storia di libertà documentario sulla storia dei beagle di Green Hill diretto dal bresciano Piercarlo Paderno.  

Prodotto dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, il film racconta in circa 40 minuti la storia dell’”assedio” all’ultimo allevamento italiano di cani destinati alla sperimentazione in vivo, “la storia di come una protesta nata dal basso sia riuscita a dare la libertà” a quasi 2700 beagle che altrimenti sarebbero finiti nei laboratori di mezza Europa. In un crescendo di date che segna anche il crescendo delle adesioni e della partecipazione, diretta o attraverso i media: dal 24 aprile 2010, quando  per la prima volta un migliaio di persone sfilavano per le strade di Montichiari, al 25 settembre 2010, data della manifestazione di protesta a Roma contro la “sciagurata” direttiva europea 63/2010, al 14 ottobre 2011, giorno in  cui 5 attivisti salirono sul tetto di uno dei capannoni di Green Hill.

Ma anche il 2 dicembre, quando iniziarono gli scioperi della fame, al 1 febbraio 2012, giorno in cui la Camera, a larghissima maggioranza, approvò la norma, scritta dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione in vivo, al blitz dei militanti nei capannoni dell’allevamento il 28 aprile 2012 (12 gli arresti quel giorno) che trasformò la vicenda in un “caso” globale, alla “più grande manifestazione animalista della storia d’Italia” (il 16 giugno a Roma) fino alla data che tutti ricordano con più soddisfazione: il 18 luglio 2012, quando agenti del Corpo forestale dello Stato, su mandato della Procura di Brescia, sequestrarono lo stabilimento e i cani di Green Hill, successivamente affidati, tramite le associazioni animaliste, a migliaia di persone di buona volontà. “Questi animali non sentiranno mai più le mani e il fetido respiro del male”, commenta nel film il filosofo americano Steve Best. “E queste fotografie dei beagle che passano attraverso il filo spinato vivranno per sempre nei libri di storia”.

“Con questo documentario ho avuto la grande fortuna di poter raccontare una storia che ho vissuto giorno per giorno”, spiega il regista Paderno, “la vita di persone che ho avuto la fortuna di conoscere molto bene in questi anni, e la storia di questi 2700 cani che ho visto uno per uno uscire da quel lager e andare verso famiglie che li attendevano con amore. Credo che questa storia vada raccontata in lungo e in largo, perché è una storia di libertà, di vita strappata alla morte, una storia di un manipolo di persone che guidate dal coraggio hanno saputo sconfiggere un gigante. Una storia che continuerà a emozionarmi, come spero emozioni chiunque la veda raccontata oggi”.

Il regista sarà presente in sale e alla fine della proiezione risponderà alle domande del pubblico. L’ingresso è gratuito.

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