Unfit. Se c’era un modo per dimostrarsi inadatta a partecipare alla corsa per il Quirinale, Anna Finocchiaro l’ha trovato con la bella idea di dare del “miserabile” a Matteo Renzi, cittadino (con diritto di critica), che chiunque vada al Colle dovrà per sette anni rappresentare e rispettare.

Si è limitato, Renzi, a dire l’ovvio. E cioè che dopo la celebre foto scattata all’Ikea con i tre funzionari addetti alla sua sicurezza che le portano il carrello e la spesa come servizievoli camerieri armati, forse la signora non è la figura più adatta a dare un segno di discontinuità con la casta, visti i tempi grami. Avrebbe potuto aggiungere anche altro.

Per esempio che in quella occasione la senatrice Finocchiaro aveva peggiorato la faccenda dichiarando che chi spingeva il carrello “era solo il mio autista”. Solo? Oppure che la signora era già stata in Parlamento per sette legislature, esordio nel 1987 (governi Fanfani e poi Goria) e forse respirare un po’ di ossigeno tra le persone della vita reale le avrebbe giovato. Oppure ancora che non si corre per il Quirinale con un marito rinviato a giudizio dal tribunale di Catania per truffa.

Ma “miserabile” basta e avanza.

il Fatto Quotidiano, 16 aprile 2013

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