Sciopereranno, ma senza bloccare i treni dei pendolari della Lombardia. I lavoratori di Trenord (società che gestisce il trasporto locale lombardo, il cui software era andato in tilt a dicembre) iscritti al sindacato Orsa sono circa un migliaio su 4mila dipendenti. Da un anno si battono per modificare il contratto stipulato dagli altri sindacati, in deroga al contratto nazionale di lavoro. “Ci chiedono turni più lunghi, ma ci abbassano lo stipendio. Incentivando turni massacranti di 10 ore, se si vuole guadagnare”, lamentano i lavoratori. Per tre giorni, il 27,28 e 29 marzo, indosseranno una pettorina con scritto “vogliamo il referendum, sostienici con una firma”, per chiedere la solidarietà dei pendolari. L’azienda, che venerdì ha dovuto affrontare lo sciopero nazionale dei trasporti, aspetta il giudizio della Corte di Cassazione (che si pronuncerà sul contratto ad aprile) e intanto si dice soddisfatta della “decisione dell’Orsa di non proclamare un nuovo sciopero, perché evita che la dialettica interna si ripercuota sui cittadini”  di Francesca Martelli

 

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